Gli AA. descrivono gli hydrogel in uso per la costruzione delle lenti a contatto. Vengono quindi riportate le caratteristiche fisiche quali l’elasticità, la bagnabilità, l’idratazione, la resistenza alla disidratazione e la permeabilità all’ossigeno, importanti per riuscire ad indicare la lente più opportuna per le diverse situazioni cliniche. La disponibilità di ossigeno per la cornea è indubbiamente il parametro più importante da considerare per cui sono stati approntati dei predittori fisici e fisiologici a tale scopo. Tra i predittori fisici ricordiamo l’ EOP e l’HSU. Tra i predittori fisiologici per una buona sopportabilità della lente l’attenzione viene rivolta alla sofferenza ipossica misurando la variazione di parametri quali l’edema, il pH, la concentrazione degli enzimi, il consumo di glicogeno, la riduzione della sensibilità corneale. Sono stati anche apportati dei modelli per descrivere il processo diffusivi attraverso le LAC. L’edema corneale da stress ipossico è un evento da evitare e mentre l’edema acuto è principalmente la conseguenza della ritenzione di lattato a livello stremale, la cronicità dell’edema è influenzata principalmente dal pH endoteliale. Come sintesi, gli AA, evidenziano come si possa predire il quantitativo di edema facendo riferimento all’EOP e all’HSU; considerando la variabilità soggettiva delle necessità metaboliche della cornea e la disidratazione del materiale, l’applicazione deve essere sempre attentamente seguita.
Hydrogel, disponibilità di ossigeno ed edema corneale / Pescosolido, Nicola; Stefanucci, Azzurra. - In: LAC. - STAMPA. - 8:2(2006), pp. 10-26.
Hydrogel, disponibilità di ossigeno ed edema corneale
PESCOSOLIDO, Nicola;STEFANUCCI, AZZURRA
2006
Abstract
Gli AA. descrivono gli hydrogel in uso per la costruzione delle lenti a contatto. Vengono quindi riportate le caratteristiche fisiche quali l’elasticità, la bagnabilità, l’idratazione, la resistenza alla disidratazione e la permeabilità all’ossigeno, importanti per riuscire ad indicare la lente più opportuna per le diverse situazioni cliniche. La disponibilità di ossigeno per la cornea è indubbiamente il parametro più importante da considerare per cui sono stati approntati dei predittori fisici e fisiologici a tale scopo. Tra i predittori fisici ricordiamo l’ EOP e l’HSU. Tra i predittori fisiologici per una buona sopportabilità della lente l’attenzione viene rivolta alla sofferenza ipossica misurando la variazione di parametri quali l’edema, il pH, la concentrazione degli enzimi, il consumo di glicogeno, la riduzione della sensibilità corneale. Sono stati anche apportati dei modelli per descrivere il processo diffusivi attraverso le LAC. L’edema corneale da stress ipossico è un evento da evitare e mentre l’edema acuto è principalmente la conseguenza della ritenzione di lattato a livello stremale, la cronicità dell’edema è influenzata principalmente dal pH endoteliale. Come sintesi, gli AA, evidenziano come si possa predire il quantitativo di edema facendo riferimento all’EOP e all’HSU; considerando la variabilità soggettiva delle necessità metaboliche della cornea e la disidratazione del materiale, l’applicazione deve essere sempre attentamente seguita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.