Le fratture di clavicola rappresentano il 3%-12% di tutte le fratture ed ii 44% di quelle che coinvolgono le ossa della spalla (Eskola et al., 1986; Craig, 1990). E opinione comune che il trattamento conservativo determini un risultato soddisfacente in un elevata percentuale di pazienti. Tale opinione e spesso il frutto di riscontri clinici eseguiti a breve distanza dalla avvenuta guarigione radiologica. Infatti, non e nolo, ad esempio, se le deformità assiali, conseguenti a fratture anche lievemente scomposte, causino, nel tempo, alterazioni del- I'articolazione acromio-claveare. Ne e nota I'esatta prevalenza delle pseudoartrosi, che delle complicazioni tardive h quella piu frequente. Infatti, in due studi retrospettivi su pazienti con fratture sia composte che scomposte del terzo medio di clavicola, essa e stata rispettivamente dello 0.1% (Neer, 1960) e 3% (Eskola et al., 1986). In un'altra serie, costituita soltanto da fratture del terzo medio gravemente scomposte, la prevalenza di pseudoartrosi e stata, invece, del 15% (Hill et al., 1997). Evidenti contrasti emergono dall'analisi di studi eseguiti su pazienti con pseudoartrosi atrofica ed ipertrofica. In un lavoro retrospettivo condotto su 23 pseudoartrosi trattate chirurgicamente per la sintomatologia soggettiva (Jupiter e Leffert, 1987), 18 (78%) erano di tipo atrofico. Invece, in un altro studio (Wilkins e Johnston, 1983) eseguito su 33 casi, le pseudoartrosi atrofiche rappresentavano il 33% del campione (11 casi) e di esse soltanto 3 hanno richiesto un intervento chirurgico. Noi abbiamo analizzato il risultato funzionale ottenuto da un vasto numero di pazienti con frattura del III medio di clavicola, in base alia scomposizione dei frammenti. E stata quindi calcolata la prevalenza assoluta della pseudoartrosi e quella della sola pseudoartrosi sintomatica e studiato i fattori predisponenti alia mancata consolidazione. Abbiamo inoltre valutato se la deformità assiale della clavicola, spesso conseguente a fratture scomposte, predispone I'articolazione acromio-claveare all'artrosi.

Le fratture diafisarie di clavicola.Valutazione funzionale dopo trattamento conservativo / Postacchini, Franco; Gumina, Stefano; De Santis, P.; Cinotti, Gianluca; Giannicola, G.. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - STAMPA. - XXV Suppl:(1999), pp. 171-176.

Le fratture diafisarie di clavicola.Valutazione funzionale dopo trattamento conservativo.

POSTACCHINI, Franco;GUMINA, STEFANO;CINOTTI, Gianluca;G. Giannicola
1999

Abstract

Le fratture di clavicola rappresentano il 3%-12% di tutte le fratture ed ii 44% di quelle che coinvolgono le ossa della spalla (Eskola et al., 1986; Craig, 1990). E opinione comune che il trattamento conservativo determini un risultato soddisfacente in un elevata percentuale di pazienti. Tale opinione e spesso il frutto di riscontri clinici eseguiti a breve distanza dalla avvenuta guarigione radiologica. Infatti, non e nolo, ad esempio, se le deformità assiali, conseguenti a fratture anche lievemente scomposte, causino, nel tempo, alterazioni del- I'articolazione acromio-claveare. Ne e nota I'esatta prevalenza delle pseudoartrosi, che delle complicazioni tardive h quella piu frequente. Infatti, in due studi retrospettivi su pazienti con fratture sia composte che scomposte del terzo medio di clavicola, essa e stata rispettivamente dello 0.1% (Neer, 1960) e 3% (Eskola et al., 1986). In un'altra serie, costituita soltanto da fratture del terzo medio gravemente scomposte, la prevalenza di pseudoartrosi e stata, invece, del 15% (Hill et al., 1997). Evidenti contrasti emergono dall'analisi di studi eseguiti su pazienti con pseudoartrosi atrofica ed ipertrofica. In un lavoro retrospettivo condotto su 23 pseudoartrosi trattate chirurgicamente per la sintomatologia soggettiva (Jupiter e Leffert, 1987), 18 (78%) erano di tipo atrofico. Invece, in un altro studio (Wilkins e Johnston, 1983) eseguito su 33 casi, le pseudoartrosi atrofiche rappresentavano il 33% del campione (11 casi) e di esse soltanto 3 hanno richiesto un intervento chirurgico. Noi abbiamo analizzato il risultato funzionale ottenuto da un vasto numero di pazienti con frattura del III medio di clavicola, in base alia scomposizione dei frammenti. E stata quindi calcolata la prevalenza assoluta della pseudoartrosi e quella della sola pseudoartrosi sintomatica e studiato i fattori predisponenti alia mancata consolidazione. Abbiamo inoltre valutato se la deformità assiale della clavicola, spesso conseguente a fratture scomposte, predispone I'articolazione acromio-claveare all'artrosi.
1999
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le fratture diafisarie di clavicola.Valutazione funzionale dopo trattamento conservativo / Postacchini, Franco; Gumina, Stefano; De Santis, P.; Cinotti, Gianluca; Giannicola, G.. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - STAMPA. - XXV Suppl:(1999), pp. 171-176.
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