I SIKH NEI BORGHI DI FONDAZIONE DELLA BONIFICA PONTINA

The contribution returns your analysis, a description and interpretation of living of the population `Sikh concentrated, now permanently, in the Villages of the founding of the" Pontine reclamation. " This contribution has been prepared at the inside of a wider research into the links between forms of settlement of migrants and possible trajectories of the processes of regeneration of small towns and rural areas more heavily invested by migration, which has a total capacity of highlighting how This settlement process has been gathering pace, crossing some of the processes of neglect still in progress. The most interesting aspects of this case study have to do with the fact that this is a population that seems to favor, almost exclusively, the settlement outside the big cities, in small towns and in areas with agricultural vocation of which is made up a significant part of the Lazio region. In this context, the story of the Sikhs in the Villages of the Pontine reclamation allows you to return the framework of a long process of settlement which has gradually accepted a broader population of the same ethnic group relying on a sufficiently adaptable housing stock. In particular, the paper proposes original elements for the investigation of a phenomenon that is often out of the more traditional reading of an immigrant population drawn mostly from large urban centers, and, very often settled solely on the basis of proximity or ease Access to the docks demand longer working properly town. In the present case we are in the presence of a phenomenon that, at the concentration of a strong prevailing ethnic group, and the location in semi-rural areas and around urban centers foundation of small dimensions, combines: - an apparent homogeneity of the production sector of employment, - an (apparently) non-existent social conflict, 'despite' despite the strong Christian character, - a substantial extraneous to the phenomena of commuting (in / out) compared to large urban centers and their indotto.Attraverso reading detached from long wave the economics of large urban center (which often obscure and engulfs many issues, also relevant) it seems possible to anchor more migration to the dynamics of transformation of the territories that host them. If it is clear, in fact, that economic activities are the starting point for the reconstruction of the 'housing careers of immigrants', moved in the first instance, by chance or by the proximity / accessibility to a production environment, the different spatial arrangement of activities Cheap is not indifferent and, indeed, strongly influences the different forms of settlement and land use on the part of new populations. The basic idea is that a more minute attention to the understanding of the different ways of living and use the space - very often, as it was reported in the absence of policies and projects aimed at both existing regeneration is social inclusion - can provide guidelines for more effective processing and enhancement of the historic territory and rural development.

Il contributo restituisce l`analisi, la descrizione e l`interpretazione dell’abitare della popolazione Sikh concentrata, oramai stabilmente, nei Borghi di fondazione della “Bonifica Pontina”. Tale contributo è stato elaborato all`interno di una più ampia ricerca sui nessi tra forme insediative dei migranti e possibili traiettorie dei processi di rigenerazione dei piccoli centri e delle aree rurali più fortemente investite dai fenomeni migratori, che ha complessivamente consentito di mettere in evidenza come questo processo di insediamento si è andato rafforzando, incrociando alcuni processi di abbandono e degrado tuttora in corso. Gli aspetti più interessanti di questo caso di studio hanno a che vedere con il fatto che si tratta di una popolazione che sembra prediligere, quasi esclusivamente, l’insediamento fuori dalle grandi città, nei piccoli centri e in quelle zone a vocazione agricola delle quali è composta una parte significativa del territorio della Regione Lazio. In questo quadro, la vicenda dei Sikh nei Borghi della bonifica Pontina consente di restituire il quadro di un lungo processo insediativo che ha progressivamente accolto una ampia popolazione di una stessa etnia potendo contare su un patrimonio abitativo sufficientemente adattabile. In particolare, il contributo propone elementi originali per l’indagine di un fenomeno che resta molto spesso fuori dalla più tradizionale lettura di una popolazione immigrata attratta per lo più dai grandi centri urbani, e, molto, spesso insediata esclusivamente in funzione della vicinanza o facilità di accesso ai bacini della domanda lavorativa più propriamente cittadina. Nel caso in esame siamo in presenza di un fenomeno che, alla concentrazione spiccata di un gruppo etnico prevalente, e alla localizzazione in aree semirurali e attorno a centri urbani di fondazione di piccole dimensioni, affianca: - una evidente omogeneità del settore produttivo di impiego, - una (apparentemente) inesistente conflittualità sociale, ‘nonostante’ la pur forte caratterizzazione religiosa , - una sostanziale estraneità ai fenomeni di pendolarismo (in/out) rispetto ai grandi centri urbani e al loro indotto. Attraverso la lettura svincolata rispetto all’onda lunga della economia del grande centro urbano (che spesso fagocita e oscura molte questioni, pure rilevanti) sembra possibile ancorare maggiormente i flussi migratori alle dinamiche di trasformazione dei territori che li ospitano. Se è chiaro, infatti, che le attività economiche rappresentano il punto di inizio per la ricostruzione delle ‘carriere abitative dei migranti’ , mossi, in prima istanza, dalle opportunità o dalla prossimità/accessibilità a un contesto produttivo, la diversa disposizione territoriale delle attività economiche non è indifferente e, anzi, condiziona fortemente, le diverse forme insediative e l’uso del territorio da parte delle nuove popolazioni. L’idea guida è che una più minuta attenzione alla comprensione dei diversi modi di abitare e usare lo spazio – molto spesso, come è stato segnalato, in assenza di politiche e progetti mirati, sia di rigenerazione dell’esistente sia di inclusione sociale – possa fornire indirizzi per una più efficace trasformazione e valorizzazione del territorio storico e rurale.