Il cambiamento politico, subito dal nostro paese nel passato recente, ha fatto si che la questione della dismissione del patrimonio pubblico tornasse a essere affrontata secondo logiche legate alla valorizzazione del patrimonio oltre che al suo utilizzo per economie immediate. La messa disposizione degli immobili dello stato per lo sviluppo di attività economiche coerenti con le strategie di programmazione economica nazionale pone, con rinnovata urgenza, il tema della razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico secondo criteri, che pur rispondendo all’immediato bisogno economico dello stato, garantiscano ricadute positive in termini socio economici anche nel lungo periodo. Significativo è il caso della città di Roma, che ha un vasto patrimonio militare, per il quale con la nota “Variante delle Caserme” sono state avviate le attività necessarie per la sua alienazione e valorizzazione. Per i contesti in cui sono collocati e per il loro valore posizionale i beni militari costituiscono per la città rilevanti occasioni di riqualificazione a scala locale e urbana, tuttavia il processo di riconversione stenta a decollare. Nelle pagine che seguono viene proposto lo stato d’avanzamento delle pratiche di valorizzazione poste in essere dall’amministrazione capitolina, anche alla luce dei recenti aggiornamenti del quadro normativo, e viene sviluppata una riflessione sulle opportunità di rinnovo urbano insite nel processo di trasformazione con lo scopo di alimentare il dibattito e descrivere i possibili contributi dell’università e degli architetti romani per attivare una rigenerazione misurata della città.
Valorizzazione del Patrimonio Militare - Le strategie / Cangelli, Eliana. - In: AR. - ISSN 0392-2014. - STAMPA. - 102/12:(2012), pp. 54-56.
Valorizzazione del Patrimonio Militare - Le strategie
CANGELLI, Eliana
2012
Abstract
Il cambiamento politico, subito dal nostro paese nel passato recente, ha fatto si che la questione della dismissione del patrimonio pubblico tornasse a essere affrontata secondo logiche legate alla valorizzazione del patrimonio oltre che al suo utilizzo per economie immediate. La messa disposizione degli immobili dello stato per lo sviluppo di attività economiche coerenti con le strategie di programmazione economica nazionale pone, con rinnovata urgenza, il tema della razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico secondo criteri, che pur rispondendo all’immediato bisogno economico dello stato, garantiscano ricadute positive in termini socio economici anche nel lungo periodo. Significativo è il caso della città di Roma, che ha un vasto patrimonio militare, per il quale con la nota “Variante delle Caserme” sono state avviate le attività necessarie per la sua alienazione e valorizzazione. Per i contesti in cui sono collocati e per il loro valore posizionale i beni militari costituiscono per la città rilevanti occasioni di riqualificazione a scala locale e urbana, tuttavia il processo di riconversione stenta a decollare. Nelle pagine che seguono viene proposto lo stato d’avanzamento delle pratiche di valorizzazione poste in essere dall’amministrazione capitolina, anche alla luce dei recenti aggiornamenti del quadro normativo, e viene sviluppata una riflessione sulle opportunità di rinnovo urbano insite nel processo di trasformazione con lo scopo di alimentare il dibattito e descrivere i possibili contributi dell’università e degli architetti romani per attivare una rigenerazione misurata della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.