La tempesta e il dio (forme editoriali nei Carmina di Orazio)

The contribution aims to identify some recurring forms because of which Horace has ordered the ordering of Carmina. Particular importance has ten: Horace's poetry collection is observed in the real 'boundaries decimal', made recognizable by the recurrence of specific metric and thematic links. The layout of the book, that Horace had to learn also from the Alexandrian editions of the archaic and classical Greek lyric takes on an expressive function, stimulating the reader to recognize references between individual compositions. The theme of the deity as the ordering force, as opposed to irrational violence of the storm, it reveals also particularly important from the point of view of their structural and editorial.

Il contributo mira ad individuare alcune forme ricorrenti in ragione delle quali Orazio ha disposto l’ordinamento dei Carmina. Particolare rilevanza ha la decina: si osservano nella raccolta lirica oraziana veri e propri ‘confini decimali’, resi riconoscibili dalla ricorrenza di specifici nessi metrici e tematici. La disposizione del libro, che Orazio dovette apprendere anche dalle edizioni alessandrine dei lirici greci arcaici e classici, assume una funzione espressiva, stimolando il lettore a riconoscere richiami tra i singoli componimenti. Il tema della divinità come forza ordinatrice, contrapposta alla violenza irrazionale della tempesta, si rivela anch’esso particolarmente rilevante proprio dal punto di vista strutturale ed editoriale.