Introduzione: L’incidenza della pertosse è in aumento così come il numero di casi e di complicanze in età pediatrica. La disponibilità limitata di metodi diagnostici rapidi ritarda l’identificazione precoce dei bambini infetti. Scopo dello studio: Lo scopo del nostro studio era di identificare caratteristiche cliniche e di laboratorio per una diagnosi precoce di pertosse in bambini con meno di un anno di vita. Metodi: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo raccogliendo i dati demografici e clinici dalle cartelle cliniche di 19 bambini con diagnosi di pertosse (mediana 72 giorni, range 20-187; 6 maschi) e 19 controlli, “matched” per età e sesso, con bronchiolite da VRS (mediana 71 giorni, range 20-183), ricoverati nel periodo Ottobre 2008-Aprile 2010. La Bordetella pertussis (BP) ed il VRS sono stati individuati da campioni di aspirato di lavaggio nasale attraverso l’analisi RT-PCR e per quanto riguarda la BP è stata eseguita anche l’analisi colturale. Risultati: I bambini con infezione da BP erano meno frequentemente allattati al seno rispetto ai controlli (63.9% vs 89.5%; p < 0.06). Clinicamente i bambini affetti da pertosse avevano un maggior numero di episodi di tosse parossistica (63.2% vs 0.5%; p < 0.001), apnea (52.6% vs 10.5%, p < 0.006) e cianosi (52.6% vs 10.5%, p < 0.006). Inoltre i pazienti con pertosse avevano meno frequentemente febbre rispetto ai controlli (15.8% vs 68.4%, p < 0.01). Nei bambini con infezione da BP sono stati ritrovati con minore frequenza rantoli all’auscultazione del torace rispetto ai pazienti con RSV (0% vs 42.1%; p < 0.005). Il numero assoluto di linfociti ed eosinofili risultava maggiore nei pazienti con la pertosse rispetto ai controlli (mediana 9290, range 4320-38665 vs 4155, range 1803-8366; p < 0.001 e 375, range 14-1770 vs 45, range 0-527; p < 0.001). I due gruppi avevano differenze non significative rispetto alla vaccinazione verso BP e valori di PCR. Dall’analisi molecolare eseguita in soli 2 casi è risultata la presenza delle seguenti varianti geniche delle principali proteine di BP: ptxA1, ptxP3, prn2. Conclusioni: L’infezione da BP dovrebbe essere sospettata nei bambini ricoverati per infezioni acute del tratto respiratorio inferiore, anche durante il periodo epidemico per la bronchiolite-RSV. Sulla base delle caratteristiche cliniche è possibile effettuare la diagnosi di pertosse in attesa di test diagnostici rapidi ed efficaci. Inoltre le varianti geniche di BP trovate risultano differenti rispetto a quelle presenti nel vaccino in circolazione in Italia.
Bordetella Pertussis: come diagnosticarla nei bambini ricoverati per bronchiolite / Nicolai, Ambra; Rabasco, Jole; S., Salvadei; Pierangeli, Alessandra; Scagnolari, Carolina; P., Stefanelli; Moretti, Corrado; Papoff, Paola; Bonci, Enea; Mauro, Ferrara; F., Gentile; Midulla, Fabio. - In: BIOMEDICAL CHROMATOGRAPHY. - ISSN 0269-3879. - STAMPA. - (2012), pp. 111-112. (Intervento presentato al convegno XVI Congresso nazionale della società italiana per le malattie respiratorie infantili tenutosi a Genova nel 21-23 giugno 2012).
Bordetella Pertussis: come diagnosticarla nei bambini ricoverati per bronchiolite
NICOLAI, AMBRA;RABASCO, JOLE;PIERANGELI, Alessandra;SCAGNOLARI, CAROLINA;MORETTI, Corrado;PAPOFF, PAOLA;BONCI, Enea;MIDULLA, Fabio
2012
Abstract
Introduzione: L’incidenza della pertosse è in aumento così come il numero di casi e di complicanze in età pediatrica. La disponibilità limitata di metodi diagnostici rapidi ritarda l’identificazione precoce dei bambini infetti. Scopo dello studio: Lo scopo del nostro studio era di identificare caratteristiche cliniche e di laboratorio per una diagnosi precoce di pertosse in bambini con meno di un anno di vita. Metodi: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo raccogliendo i dati demografici e clinici dalle cartelle cliniche di 19 bambini con diagnosi di pertosse (mediana 72 giorni, range 20-187; 6 maschi) e 19 controlli, “matched” per età e sesso, con bronchiolite da VRS (mediana 71 giorni, range 20-183), ricoverati nel periodo Ottobre 2008-Aprile 2010. La Bordetella pertussis (BP) ed il VRS sono stati individuati da campioni di aspirato di lavaggio nasale attraverso l’analisi RT-PCR e per quanto riguarda la BP è stata eseguita anche l’analisi colturale. Risultati: I bambini con infezione da BP erano meno frequentemente allattati al seno rispetto ai controlli (63.9% vs 89.5%; p < 0.06). Clinicamente i bambini affetti da pertosse avevano un maggior numero di episodi di tosse parossistica (63.2% vs 0.5%; p < 0.001), apnea (52.6% vs 10.5%, p < 0.006) e cianosi (52.6% vs 10.5%, p < 0.006). Inoltre i pazienti con pertosse avevano meno frequentemente febbre rispetto ai controlli (15.8% vs 68.4%, p < 0.01). Nei bambini con infezione da BP sono stati ritrovati con minore frequenza rantoli all’auscultazione del torace rispetto ai pazienti con RSV (0% vs 42.1%; p < 0.005). Il numero assoluto di linfociti ed eosinofili risultava maggiore nei pazienti con la pertosse rispetto ai controlli (mediana 9290, range 4320-38665 vs 4155, range 1803-8366; p < 0.001 e 375, range 14-1770 vs 45, range 0-527; p < 0.001). I due gruppi avevano differenze non significative rispetto alla vaccinazione verso BP e valori di PCR. Dall’analisi molecolare eseguita in soli 2 casi è risultata la presenza delle seguenti varianti geniche delle principali proteine di BP: ptxA1, ptxP3, prn2. Conclusioni: L’infezione da BP dovrebbe essere sospettata nei bambini ricoverati per infezioni acute del tratto respiratorio inferiore, anche durante il periodo epidemico per la bronchiolite-RSV. Sulla base delle caratteristiche cliniche è possibile effettuare la diagnosi di pertosse in attesa di test diagnostici rapidi ed efficaci. Inoltre le varianti geniche di BP trovate risultano differenti rispetto a quelle presenti nel vaccino in circolazione in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.