Diversi organismi patogeni possono infettare e indurre una risposta infiammatoria nella prostata, e molti di questi organismi sono stati identificati studiando pazienti affetti da prostatite batterica. E. coli è un bacillo gram-negativo anaerobio-facoltativo, con habitat primario l'intestino dei vertebrati, dove rappresenta la specie aerobia predominante. E coli spesso stabilisce con l’ospite un rapporto di benefica simbiosi fornendo nutrienti, segnali chiave per lo sviluppo e regolazione del sistema immunitario, e protezione contro agenti patogeni esterni. Alcuni ceppi di E. coli possono tuttavia divergere dalle popolazioni commensali, acquisendo uno o più fattori di virulenza e la capacità di causare malattie gravi, sia all'interno del tratto intestinale sia in sedi extraintestinali. Tra i patotipi in grado di avviare processi morbosi nell’ospite in sede extraintestinale i ceppi UPEC sono responsabili dell’80% di tutte le infezioni del tratto urinario, causando cistite e pielonefrite.Uno studio condotto su modelli in vitro, utilizzando cellule uroepiteliali, gli autori hanno dimostrato che la persistenza intracellulare di un ceppo UPEC, induce una sotto regolazione del gene soppressore del tumore CDKN2A, incrementando la proliferazione delle cellule uropiteliali contrastando lo stimolo apoptotico indotto dall’infezione. Questo potrebbe incrementare la persistenza del patogeno e incrementare il rischio di recidive. Ma potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo di tumore.
Agenti infettivi batterici: quale ruolo nello sviluppo dei carcinoma della prostata / Conte, Maria Pia. - STAMPA. - (2012). (Intervento presentato al convegno Conferenza Italiana per lo studio e la ricerca sulle ulcere, piaghe, ferite e la riparazione Tessutale. tenutosi a Roma nel 1-3 Marzo).
Agenti infettivi batterici: quale ruolo nello sviluppo dei carcinoma della prostata
CONTE, Maria Pia
2012
Abstract
Diversi organismi patogeni possono infettare e indurre una risposta infiammatoria nella prostata, e molti di questi organismi sono stati identificati studiando pazienti affetti da prostatite batterica. E. coli è un bacillo gram-negativo anaerobio-facoltativo, con habitat primario l'intestino dei vertebrati, dove rappresenta la specie aerobia predominante. E coli spesso stabilisce con l’ospite un rapporto di benefica simbiosi fornendo nutrienti, segnali chiave per lo sviluppo e regolazione del sistema immunitario, e protezione contro agenti patogeni esterni. Alcuni ceppi di E. coli possono tuttavia divergere dalle popolazioni commensali, acquisendo uno o più fattori di virulenza e la capacità di causare malattie gravi, sia all'interno del tratto intestinale sia in sedi extraintestinali. Tra i patotipi in grado di avviare processi morbosi nell’ospite in sede extraintestinale i ceppi UPEC sono responsabili dell’80% di tutte le infezioni del tratto urinario, causando cistite e pielonefrite.Uno studio condotto su modelli in vitro, utilizzando cellule uroepiteliali, gli autori hanno dimostrato che la persistenza intracellulare di un ceppo UPEC, induce una sotto regolazione del gene soppressore del tumore CDKN2A, incrementando la proliferazione delle cellule uropiteliali contrastando lo stimolo apoptotico indotto dall’infezione. Questo potrebbe incrementare la persistenza del patogeno e incrementare il rischio di recidive. Ma potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo di tumore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.