Il giorno 10 Dicembre 2010 presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia si è tenuto l’incontro con lo scrittore Giorgio Montefoschi dal titolo Un’idea di Roma. In questo volume è riportato il testo della conferenza e il dibattito che ne è seguito. «Nella scrittura di Montefoschi c’è un uso della descrizione che fa emergere dalla pagina le cose con una nitidezza esemplare, in un loro apparire che è sottilmente poetico. Anche gli oggetti, come in un disegno di Alberto Savinio, sembrano animarsi attraverso interferenze inaspettate e misteriose. […] «Ciò che mi ha sempre colpito della prosa montefoschiana è una straordinaria capacità di evocare e di trasformare Roma attraverso un apparente e rigoroso realismo, che fa pensare a l’école du regard. Leggendo le sue pagine ci accorgiamo che la verità della città non sta nella sua realtà fisica, né nelle descrizioni storico-scientifiche, ma nel trascendimento poetico di questa stessa realtà». (Franco Purini).
Interventi / Luigi Calcagnile (Tre quesiti a Giorgio Montefoschi sui temi “la strada”, “ermetismo”, “errore creativo”) / Calcagnile, Luigi. - STAMPA. - (2012), pp. 61-62. (Intervento presentato al convegno Un'idea di Roma tenutosi a Roma nel 10.12.2010).
Interventi / Luigi Calcagnile (Tre quesiti a Giorgio Montefoschi sui temi “la strada”, “ermetismo”, “errore creativo”)
CALCAGNILE, Luigi
2012
Abstract
Il giorno 10 Dicembre 2010 presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia si è tenuto l’incontro con lo scrittore Giorgio Montefoschi dal titolo Un’idea di Roma. In questo volume è riportato il testo della conferenza e il dibattito che ne è seguito. «Nella scrittura di Montefoschi c’è un uso della descrizione che fa emergere dalla pagina le cose con una nitidezza esemplare, in un loro apparire che è sottilmente poetico. Anche gli oggetti, come in un disegno di Alberto Savinio, sembrano animarsi attraverso interferenze inaspettate e misteriose. […] «Ciò che mi ha sempre colpito della prosa montefoschiana è una straordinaria capacità di evocare e di trasformare Roma attraverso un apparente e rigoroso realismo, che fa pensare a l’école du regard. Leggendo le sue pagine ci accorgiamo che la verità della città non sta nella sua realtà fisica, né nelle descrizioni storico-scientifiche, ma nel trascendimento poetico di questa stessa realtà». (Franco Purini).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.