Il saggio ripercorre la carriera artistica di Claudio Verna autorevole esponente della cosiddetta “Nuova Pittura”. L’autore si preoccupa innanzitutto di chiarire i rapporti tra questa corrente e la Conceptual Art, di cui secondo alcuni detrattori essa sarebbe stata solo una sorta di appendice impropriamente ancora legata alla pratica del dipingere. Esposta con rigorose argomentazioni teoriche l’idea secondo cui Verna e i suoi compagni di strada si distinguono dai Concettuali non per aver cercato di rivestire di sostanza pittorica un comune atteggiamento metalinguistico, ma per aver rifiutato con indubbia coerenza una sorta di non necessario passaggio dalla specie al genere, il saggio prosegue utilizzando la distinzione tra il “proprio” e l’“imprescindibile” della disciplina pittorica per indagare ulteriormente le coordinate estetiche della ricerca del pittore abbruzzese.
Claudio Verna / Balmas, Paolo. - In: FIGURE. - ISSN 1123-279X. - STAMPA. - 3:7(1984), pp. 110-118.
Claudio Verna
BALMAS, Paolo
1984
Abstract
Il saggio ripercorre la carriera artistica di Claudio Verna autorevole esponente della cosiddetta “Nuova Pittura”. L’autore si preoccupa innanzitutto di chiarire i rapporti tra questa corrente e la Conceptual Art, di cui secondo alcuni detrattori essa sarebbe stata solo una sorta di appendice impropriamente ancora legata alla pratica del dipingere. Esposta con rigorose argomentazioni teoriche l’idea secondo cui Verna e i suoi compagni di strada si distinguono dai Concettuali non per aver cercato di rivestire di sostanza pittorica un comune atteggiamento metalinguistico, ma per aver rifiutato con indubbia coerenza una sorta di non necessario passaggio dalla specie al genere, il saggio prosegue utilizzando la distinzione tra il “proprio” e l’“imprescindibile” della disciplina pittorica per indagare ulteriormente le coordinate estetiche della ricerca del pittore abbruzzese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.