Puntando su sette argomenti chiave l'intervista che, in qualche modo cresce su se stessa, da modo a Maurizio Calvesi, docente universitario tra i più qualificati e studioso di fama internazionale, di chiarire il proprio pensiero su questioni di grande rilievo come quelle del rapporto tra storia dell’arte e critica militante, del rinnovamento della metodologia interpretativa in chiave psicoanalitica prima e iconologica poi, della lotta contro pregiudizi e ostracismi nella valutazione delle correnti artistiche del passato più o meno recente, del profilarsi in epoca tardo industriale di nuovi generi artistici collegabili allo strumento espressivo prescelto e di una nuova committenza individuabile nel mercato che indirettamente influisce sul rapporto produzione - ricerca. Il dialogo, nel quale il ruolo del dott. Balmas va al di là di quello del semplice intervistatore, da anche modo Calvesi di lumeggiare un percorso autobiografico di indubbio interesse per la storia della critica e delle istituzioni non solo italiane dal dopoguerra in poi. Moltissimi sono anche i riferimenti alla produzione artistica del momento per la quale vengono suggeriti non pochi spunti interpretativi e alcuni necessari e proficui distinguo.
L'avanguardia dimessa - Intervista a Maurizio Calvesi / Balmas, Paolo. - In: SEGNO. - ISSN 0391-3910. - STAMPA. - 4:110(1992), pp. 6-34.
L'avanguardia dimessa - Intervista a Maurizio Calvesi
BALMAS, Paolo
1992
Abstract
Puntando su sette argomenti chiave l'intervista che, in qualche modo cresce su se stessa, da modo a Maurizio Calvesi, docente universitario tra i più qualificati e studioso di fama internazionale, di chiarire il proprio pensiero su questioni di grande rilievo come quelle del rapporto tra storia dell’arte e critica militante, del rinnovamento della metodologia interpretativa in chiave psicoanalitica prima e iconologica poi, della lotta contro pregiudizi e ostracismi nella valutazione delle correnti artistiche del passato più o meno recente, del profilarsi in epoca tardo industriale di nuovi generi artistici collegabili allo strumento espressivo prescelto e di una nuova committenza individuabile nel mercato che indirettamente influisce sul rapporto produzione - ricerca. Il dialogo, nel quale il ruolo del dott. Balmas va al di là di quello del semplice intervistatore, da anche modo Calvesi di lumeggiare un percorso autobiografico di indubbio interesse per la storia della critica e delle istituzioni non solo italiane dal dopoguerra in poi. Moltissimi sono anche i riferimenti alla produzione artistica del momento per la quale vengono suggeriti non pochi spunti interpretativi e alcuni necessari e proficui distinguo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.