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Quale storia dell’arte ci racconta il museo? Come la disposizione delle sale, delle opere al loro interno, le uscite al di fuori delle pareti del museo e la conquista di spazi esterni, limitrofi o distanti, può essere letta? Quale forma di testualità tutto questo costruisce e quali orientamenti (o disorientamenti) produce nel visitatore, in colui che legge questa storia? Quali costruzioni dello spazio e quali produzioni di significati emergono? Cosa testimonia o trasmette una collezione? Cosa resta nel deposito di un museo e perché? Il museo non è una struttura statica né neutra. E’ necessario ripensare continuamente la sua funzione, il suo rapporto con i sistemi economici e culturali. Soprattutto all’inizio del XXI secolo, in un mondo globalizzato e globale che ha fatto tornare in evidenza storie di artisti e di opere da ogni parte del mondo, il museo è stato ripensato dalla critica, dalle mostre, dai curatori e soprattutto dagli artisti in relazione ai cambiamenti storici e culturali, allo sviluppo delle tecnologie, alla ricerca di forme diverse di partecipazione e collaborazione del pubblico. Di fronte a questi cambiamenti come il museo risponde? Quale storia dell’arte è scritta dal museo? E come gli artisti hanno ripensato, trasformato e immaginato il museo oggi? Cosa collezionano (o non collezionano) gli innumerevoli “musei” che gli artisti hanno progettato come strutture nomadi, effimere, ironiche? Il saggio affronta tali questioni attraverso le opere di artiste e artisti che hanno realizzato musei al di fuori dei musei istituzionali.
Dalla critica al museo al museo fai-da-te / Subrizi, Carla. - In: STUDI DI ESTETICA. - ISSN 0585-4733. - STAMPA. - III(2012), pp. 129-145.
Dalla critica al museo al museo fai-da-te
SUBRIZI, Carla
2012
Abstract
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