Nel settore del rilevamento architettonico già da alcuni decenni trova pienamente applicazione, con ottimi risultati, l’integrazione tra varie tecniche mensorie, tra cui quelle basate su strumenti tecnologicamente più avanzati – scansione laser – permettono l’acquisizione di una quantità sempre maggiore di informazioni. A fronte della mole di dati acquisiti, però, una rappresentazione più “tradizionale”, basata su piante, prospetti e sezioni, risulta il più delle volte impoverita rispetto alla quantità di informazioni in possesso. Nel caso di organismi architettonici dalla storia particolarmente complessa – soprattutto perché oggetto di numerose trasformazioni – tale impoverimento può risultare particolarmente dannoso per la loro comprensione; il ricorso a rappresentazioni tridimensionali – modellazioni virtuali – può allora rivelarsi fondamentale, soprattutto se queste non sono il fine verso cui tendere, ma il mezzo attraverso cui giungere ad una piena comprensione dell’organismo architettonico oggetto di studio. È questo il caso di quanto avvenuto nel corso del rilievo del complesso monumentale del Verlasce a Venafro (IS) – rilievo condotto dall’allora Dipartimento R.A.D.A.Ar., della “Sapienza” Università di Roma, con il coordinamento del prof. Cundari, tra il 2008 ed il 2009. Il Verlasce è un organismo architettonico che porta su di sé le tracce di un remoto passato mescolate a quelle di una radicale trasformazione di destinazione d’uso operata nel corso dei secoli. La comprensione dell’organismo architettonico è stata resa possibile proprio grazie alla realizzazione di un modello virtuale che ha affiancato, integrandola, la “tradizionale” restituzione grafica in proiezioni ortogonali. Il modello virtuale ha quindi consentito una lettura più agevole dell’organismo architettonico, rendendone possibile la manipolazione ai fini di studio e portando alla definizione di nuovi elaborati utili per la sua comprensione.
La rappresentazione virtuale per la comprensione del reale: l’esempio del rilievo del complesso monumentale del Verlasce a Venafro / Bagordo, GIOVANNI MARIA. - ELETTRONICO. - (2011). ( Il disegno delle trasformazioni Napoli 1-2 dicembre 2011).
La rappresentazione virtuale per la comprensione del reale: l’esempio del rilievo del complesso monumentale del Verlasce a Venafro
BAGORDO, GIOVANNI MARIA
2011
Abstract
Nel settore del rilevamento architettonico già da alcuni decenni trova pienamente applicazione, con ottimi risultati, l’integrazione tra varie tecniche mensorie, tra cui quelle basate su strumenti tecnologicamente più avanzati – scansione laser – permettono l’acquisizione di una quantità sempre maggiore di informazioni. A fronte della mole di dati acquisiti, però, una rappresentazione più “tradizionale”, basata su piante, prospetti e sezioni, risulta il più delle volte impoverita rispetto alla quantità di informazioni in possesso. Nel caso di organismi architettonici dalla storia particolarmente complessa – soprattutto perché oggetto di numerose trasformazioni – tale impoverimento può risultare particolarmente dannoso per la loro comprensione; il ricorso a rappresentazioni tridimensionali – modellazioni virtuali – può allora rivelarsi fondamentale, soprattutto se queste non sono il fine verso cui tendere, ma il mezzo attraverso cui giungere ad una piena comprensione dell’organismo architettonico oggetto di studio. È questo il caso di quanto avvenuto nel corso del rilievo del complesso monumentale del Verlasce a Venafro (IS) – rilievo condotto dall’allora Dipartimento R.A.D.A.Ar., della “Sapienza” Università di Roma, con il coordinamento del prof. Cundari, tra il 2008 ed il 2009. Il Verlasce è un organismo architettonico che porta su di sé le tracce di un remoto passato mescolate a quelle di una radicale trasformazione di destinazione d’uso operata nel corso dei secoli. La comprensione dell’organismo architettonico è stata resa possibile proprio grazie alla realizzazione di un modello virtuale che ha affiancato, integrandola, la “tradizionale” restituzione grafica in proiezioni ortogonali. Il modello virtuale ha quindi consentito una lettura più agevole dell’organismo architettonico, rendendone possibile la manipolazione ai fini di studio e portando alla definizione di nuovi elaborati utili per la sua comprensione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


