Esposizione critica della dottrina a priori del diritto civile di Adolf Reinach. Saggio di filosofia del diritto privato

In outlining the essential content of his doctrine of the a priori law, Adolf Reinach makes an initial finding, according to which positive law is subject to continuous change, because its institutions are born, die, are transformed. The situation thus presented, its the reality of positive law, therefore, does not establish a truth value for the legal propositions that are formulated: their genesis must therefore be traced in the economic and ethical conceptions of the historical moment considered , from which the normative propositions to arrive at a positivization. In this regard, Reinach observes that there are no more legal in itself, so extra-valid, for example in the sense of mathematical laws. The positive law, the main form of the legal system, is presented as a creation of man, with the essential task of 'isolate and defend the rule of the single on things'. He was born with the right to property, the law of contracts, as un'obbiettivazione the 'right of private individuals'. In general, Reinach wrote, all the rules and legal concepts are mature creations of situations in which the law, understood as a positive right. However, in the phenomenological perspective of Reinach, a description of the institutions of positive law, or even a general theory of legal concepts, as they are related to the changing content of the rules, from time to time created from the needs and interests of individuals and community, not aware of a specific 'being' of entities that must be specified in general as a specifically legal, and this is to be independent of the existence or not of man and, in particular, is independent of any positive law.

Nel delineare i contenuti essenziali della sua dottrina a priori del diritto , Adolf Reinach compie una constatazione iniziale, secondo cui il diritto positivo è soggetto a continuo mutamento, in quanto i suoi istituti nascono, muoiono, si trasformano. La situazione così presentata, propria della realtà del diritto positivo, dunque, non consente di stabilire un valore di verità per le proposizioni giuridiche che vengono formulate: la loro genesi deve essere, pertanto, rintracciata nelle condizioni economiche e nelle concezioni etiche del momento storico considerato, a partire dalle quali le proposizioni normative giungono ad una positivizzazione. Al riguardo, Reinach osserva come non vi siano leggi giuridiche in sé, valide in modo extratemporale, nel senso ad esempio delle leggi matematica. Il diritto positivo, nella forma principale dell’ordinamento giuridico, si presenta come una creazione degli uomini, con il compito essenziale di 'circoscrivere e difendere il dominio del singolo sulle cose'. Nasce, col diritto di proprietà, la disciplina dei contratti, come un’obbiettivazione del ‘diritto dei privati’. In generale, scrive Reinach, tutte le norme e i concetti giuridici sono creazioni di situazioni nelle quali matura il diritto, inteso come diritto positivo. Tuttavia, nella prospettiva fenomenologica di Reinach, la descrizione degli istituti del diritto positivo, o anche una teoria dei concetti giuridici generali, legate come sono al mutevole contenuto delle norme, di volta in volta create a partire dai bisogni e dagli interessi dei singoli e della collettività, non rendono conto di uno specifico ‘essere’ di entità che devono indicarsi in generale come specificamente giuridiche; questo essere è indipendente dal riconoscimento o meno dell’uomo e, in modo particolare, è indipendente da ogni diritto positivo.