Le ghiandole salivari di A. gambiae, il più efficace vettore di malaria nell'Africa subsahariana, sono interessanti non solo per il ruolo che rivestono nella trasmissione di Plasmodium ma anche perché secernono una serie di sostanze atte a facilitare l'ematofagia. Il presente studio ha due obiettivi principali: (a) l'isolamento di geni tessuto-specifici; (b) l'identificazione di potenziali recettori coinvolti nel processo di invasione da parte degli sporozoiti di Plasmodium. Il metodo di Signal Sequence Trap (Tashiro et al., 1993 Science 261, 600-603) che abbiamo utilizzato consente di intrappolare cDNA codificanti sequenze che contengono un peptide segnale. In tale sistema una libreria di cDNA arricchita in frammenti 5' terminali viene clonata fra un promotore, che conferisce forte espressione in cellule COS-7, ed un gene reporter (Tac). cDNA contenenti sequenze segnale, se clonati in frame con il gene reporter, possono essere espressi come proteine di fusione sulla superficie di cellule COS-7 e facilmente rivelati tramite anticorpi monoclonali anti-Tac. RNA poli-A(+) da ghiandole salivari di femmine adulte é stato usato per costruire una libreria di cDNA. Pools di cloni sono stati sottoposti a screening in cellule COS-7 portando fino ad ora all'isolamento di 18 cloni positivi. Fra i primi 6 cloni analizzati: (i) uno rappresenta l'omologo in A. gambiae dell'Apirasi, un inibitore dell'aggregazione piastrinica precedentemente isolato dalle ghiandole salivari del vettore di febbre gialla Aedes aegypti; (ii) due dei cloni isolati sembrano essere differenti rappresentanti di una famiglia di proteine che esibisce alcune similarità con D7, un gene specificamente espresso nelle ghiandole salivari di A. aegypti e la cui funzione é tuttora sconosciuta; (i) i rimanenti tre cloni non mostrano significative similarità con altre proteine note. Dati concernenti il sistema di trapping e caratteristiche dei cloni isolati verranno discussi.
Trapping di cDNA codificanti proteine secretorie e di membrana dalle ghiandole salivari del vettore di malaria Anopheles gambiae / Arca', Bruno; DELLA TORRE, Alessandra; COLUZZI BARTOCCIONI, Caio Mario. - STAMPA. - (1997), pp. 86-86. (Intervento presentato al convegno Convegno Congiunto ABCD-SIBBM-SIMGBM tenutosi a Montesilvano lido, Pescara (Italy) nel 30 Settembre - 3 Ottobre 1997).
Trapping di cDNA codificanti proteine secretorie e di membrana dalle ghiandole salivari del vettore di malaria Anopheles gambiae.
ARCA', Bruno;DELLA TORRE, Alessandra;COLUZZI BARTOCCIONI, Caio Mario
1997
Abstract
Le ghiandole salivari di A. gambiae, il più efficace vettore di malaria nell'Africa subsahariana, sono interessanti non solo per il ruolo che rivestono nella trasmissione di Plasmodium ma anche perché secernono una serie di sostanze atte a facilitare l'ematofagia. Il presente studio ha due obiettivi principali: (a) l'isolamento di geni tessuto-specifici; (b) l'identificazione di potenziali recettori coinvolti nel processo di invasione da parte degli sporozoiti di Plasmodium. Il metodo di Signal Sequence Trap (Tashiro et al., 1993 Science 261, 600-603) che abbiamo utilizzato consente di intrappolare cDNA codificanti sequenze che contengono un peptide segnale. In tale sistema una libreria di cDNA arricchita in frammenti 5' terminali viene clonata fra un promotore, che conferisce forte espressione in cellule COS-7, ed un gene reporter (Tac). cDNA contenenti sequenze segnale, se clonati in frame con il gene reporter, possono essere espressi come proteine di fusione sulla superficie di cellule COS-7 e facilmente rivelati tramite anticorpi monoclonali anti-Tac. RNA poli-A(+) da ghiandole salivari di femmine adulte é stato usato per costruire una libreria di cDNA. Pools di cloni sono stati sottoposti a screening in cellule COS-7 portando fino ad ora all'isolamento di 18 cloni positivi. Fra i primi 6 cloni analizzati: (i) uno rappresenta l'omologo in A. gambiae dell'Apirasi, un inibitore dell'aggregazione piastrinica precedentemente isolato dalle ghiandole salivari del vettore di febbre gialla Aedes aegypti; (ii) due dei cloni isolati sembrano essere differenti rappresentanti di una famiglia di proteine che esibisce alcune similarità con D7, un gene specificamente espresso nelle ghiandole salivari di A. aegypti e la cui funzione é tuttora sconosciuta; (i) i rimanenti tre cloni non mostrano significative similarità con altre proteine note. Dati concernenti il sistema di trapping e caratteristiche dei cloni isolati verranno discussi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.