Note su alcuni disegni “panoramici” di Le Corbusier

Le Corbusier, fautore dell’abolizione della Storia dalle scuole di architettura, in realtà proponeva tipologie storiche di rappresentazione, in una costante re-invenzione e ibridazione coi nuovi modelli della comunicazione di massa, come la fotografia, il cinema e il fumetto, e con i risultati delle sue esperienze pittoriche. Anche quando per Villa Stein disegna delle insolite prospettive montando assieme punti di vista diversi egli ripercorre gli artifici degli scenografi e dei vedutisti aspirando consapevolmente ad ottenere quel potenziale didattico e dinamico proprio dei panorama e del cinema e, contemporaneamente, ad elaborarne una congrua traduzione spaziale nei suoi edifici. Although Le Corbusier is believed to have supported the idea of abolishing the history of architectural school, in actual fact he advocated the study of historical representation typologies based on the constant re-invention and hybridisation of new models of mass communication such as photography, the cinema and comics as well as the results of his own pictorial experiences. Even when he drew unusual perspectives for Villa Stein and assembled different viewpoints, he actually employed the tricks used by designers and landscape painters and consciously tried to achieve the didactic and dynamic potential of panoramas and the cinema while, at the same time, providing a realistic image of his building.