The symbolic and cultural importance of Ponte Sant’Angelo has made it a landmark and protagonist both in ancient and Christian Rome; the crucial and functional role of this ancient bridge as a link between the city and Hadrian’s Tomb, later fortified as Castel Sant’Angelo, has continued uninterrupted over the years, gradually evolving and changing due to the more or less radical alterations implemented over the centuries. An inspection by Giuseppe Valadier and the data collected when the bridge was partially dismantled to build the late nineteenth-century headers was an opportunity to study Hadrian’s Tomb and several other changes made to it over the years. Although the imposing nineteenth-century works revealed its original design with eight arches, plus five smaller arches designed to withstand the floods, it also destroyed the two extremities forever, leaving us with what we see today: a symmetrical bridge with five almost identical arches.

Ponte Sant’Angelo è da sempre protagonista della scena urbana anche per il significato simbolico e culturale oltre che per l’importanza funzionale rispetto al tracciato viario, sia nella città antica sia nella Roma cristiana, in stretta connessione con il mausoleo di Adriano, poi fortificato come Castel Sant’Angelo. L’antico percorso ha mantenuto nei secoli una straordinaria continuità d’uso e, di con-seguenza, ha vissuto la graduale modifica della sua conformazione attraverso interventi più o meno radicali. Una perizia di Giuseppe Valadier e i dati raccolti nel corso dello smontaggio del ponte per la realizzazione delle testate tardo ottocentesche, costituiscono l'occasione per una lettura del manufatto adrianeo e degli interventi di vario genere cui esso è stato sottoposto nel tempo. Le grandi opere del XIX secolo hanno permesso di conoscere l’assetto originario ad otto arcate, di cui cinque minori per il regime di piena, ma hanno anche distrutto per sempre le due estremità consegnandoci il ponte attuale, simmetrico e con cinque archi quasi uguali.

Ponte Elio - Sant'Angelo. Note tra archeologia e storia dell'architettura / Cantatore, Flavia. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - STAMPA. - (2012), pp. 49-58.

Ponte Elio - Sant'Angelo. Note tra archeologia e storia dell'architettura

CANTATORE, FLAVIA
2012

Abstract

The symbolic and cultural importance of Ponte Sant’Angelo has made it a landmark and protagonist both in ancient and Christian Rome; the crucial and functional role of this ancient bridge as a link between the city and Hadrian’s Tomb, later fortified as Castel Sant’Angelo, has continued uninterrupted over the years, gradually evolving and changing due to the more or less radical alterations implemented over the centuries. An inspection by Giuseppe Valadier and the data collected when the bridge was partially dismantled to build the late nineteenth-century headers was an opportunity to study Hadrian’s Tomb and several other changes made to it over the years. Although the imposing nineteenth-century works revealed its original design with eight arches, plus five smaller arches designed to withstand the floods, it also destroyed the two extremities forever, leaving us with what we see today: a symmetrical bridge with five almost identical arches.
2012
Ponte Sant’Angelo è da sempre protagonista della scena urbana anche per il significato simbolico e culturale oltre che per l’importanza funzionale rispetto al tracciato viario, sia nella città antica sia nella Roma cristiana, in stretta connessione con il mausoleo di Adriano, poi fortificato come Castel Sant’Angelo. L’antico percorso ha mantenuto nei secoli una straordinaria continuità d’uso e, di con-seguenza, ha vissuto la graduale modifica della sua conformazione attraverso interventi più o meno radicali. Una perizia di Giuseppe Valadier e i dati raccolti nel corso dello smontaggio del ponte per la realizzazione delle testate tardo ottocentesche, costituiscono l'occasione per una lettura del manufatto adrianeo e degli interventi di vario genere cui esso è stato sottoposto nel tempo. Le grandi opere del XIX secolo hanno permesso di conoscere l’assetto originario ad otto arcate, di cui cinque minori per il regime di piena, ma hanno anche distrutto per sempre le due estremità consegnandoci il ponte attuale, simmetrico e con cinque archi quasi uguali.
architettura romana di età classica; architettura rinascimentale romana; ponti; archeologia; Tevere
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ponte Elio - Sant'Angelo. Note tra archeologia e storia dell'architettura / Cantatore, Flavia. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - STAMPA. - (2012), pp. 49-58.
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