Introduzione. LaNAION(neurite ottica ischemica anteriore non-arteritica) è una condizione patologica causata da ischemia a livello della testa del nervo ottico e caratterizzata da riduzione visiva. È tipica di soggetti anziani o di mezza età. Obiettivi. Scopo dello studio è stato quello di confrontare l’efficacia a breve termine della terapia con un anticoagulante e della terapia con lo stesso anticoagulante associato ad un vasodilatatore selettivo per il microcircolo (sildenafil citrato ossia il Viagra) nel trattamento della NAION. Abbiamo testato l’ipotesi secondo la quale l’effetto vasodilatatore del sildenafil si esplichi anche a livello del microcircolo cerebrale, valutando la differenza tra il tempo di risoluzione della patologia e la percentuale di pazienti che traevano beneficio dalle due terapie somministrate. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 18 pazienti affetti da NAION e randomizzati in due gruppi: i 10 pazienti del gruppo A hanno ricevuto la terapia combinata composta da nadroparina calcica e sildenafil per 30 giorni; gli 8 pazienti del gruppo B sono stati trattati con nadroparina calcica per 30 giorni. Ai tempi T0 e T1 (45 gg) dello studio tutti i soggetti sono stati sottoposti a visita oculistica completa, campo visivo computerizzato (CVC), ECG e prelievo ematico, eco-TSA ed ecocardiografia a T0. Risultati. Ipertensione, diabete ed ipercolesterolemia sono risultati essere fattori di rischio della NAION. I parametri (markers) utilizzati per la valutazione del miglioramento della patologia sono stati: acuità visiva, soglia foveale,mean deviation1 e pattern standard deviation2. Al termine del periodo di osservazione, i pazienti trattatati con la terapia combinata hanno mostrato un miglioramento clinico più evidente di quello sperimentato dai pazienti trattati con la sola nadroparina calcica3. Conclusioni. L’associazione di un anticoagulante e di un vasodilatatore sembra limitare il danno da ipoperfusione. Il sildenafil, infatti, allo stato attuale dello studio, sembra potenziare l’effetto della nadroparina calcica migliorando la capacità visiva nel post-trattamento in maniera più marcata rispetto al solo trattamento anticoagulante.
Effetti del sildenafil nella neurite ottica ischemica anteriore non-arteritica / Danese, Chiara Rita; Moramarco, Antonietta; Gharbiya, Magda; Lenzi, Tommaso; P., Russo; Cecere, Michela; G., Cuozzo. - In: OFTALMOLOGIA SOCIALE. - ISSN 2038-3193. - STAMPA. - 35:2(2012), pp. 43-50.
Effetti del sildenafil nella neurite ottica ischemica anteriore non-arteritica
DANESE, Chiara Rita;MORAMARCO, Antonietta;GHARBIYA, Magda;LENZI, TOMMASO;CECERE, MICHELA;
2012
Abstract
Introduzione. LaNAION(neurite ottica ischemica anteriore non-arteritica) è una condizione patologica causata da ischemia a livello della testa del nervo ottico e caratterizzata da riduzione visiva. È tipica di soggetti anziani o di mezza età. Obiettivi. Scopo dello studio è stato quello di confrontare l’efficacia a breve termine della terapia con un anticoagulante e della terapia con lo stesso anticoagulante associato ad un vasodilatatore selettivo per il microcircolo (sildenafil citrato ossia il Viagra) nel trattamento della NAION. Abbiamo testato l’ipotesi secondo la quale l’effetto vasodilatatore del sildenafil si esplichi anche a livello del microcircolo cerebrale, valutando la differenza tra il tempo di risoluzione della patologia e la percentuale di pazienti che traevano beneficio dalle due terapie somministrate. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 18 pazienti affetti da NAION e randomizzati in due gruppi: i 10 pazienti del gruppo A hanno ricevuto la terapia combinata composta da nadroparina calcica e sildenafil per 30 giorni; gli 8 pazienti del gruppo B sono stati trattati con nadroparina calcica per 30 giorni. Ai tempi T0 e T1 (45 gg) dello studio tutti i soggetti sono stati sottoposti a visita oculistica completa, campo visivo computerizzato (CVC), ECG e prelievo ematico, eco-TSA ed ecocardiografia a T0. Risultati. Ipertensione, diabete ed ipercolesterolemia sono risultati essere fattori di rischio della NAION. I parametri (markers) utilizzati per la valutazione del miglioramento della patologia sono stati: acuità visiva, soglia foveale,mean deviation1 e pattern standard deviation2. Al termine del periodo di osservazione, i pazienti trattatati con la terapia combinata hanno mostrato un miglioramento clinico più evidente di quello sperimentato dai pazienti trattati con la sola nadroparina calcica3. Conclusioni. L’associazione di un anticoagulante e di un vasodilatatore sembra limitare il danno da ipoperfusione. Il sildenafil, infatti, allo stato attuale dello studio, sembra potenziare l’effetto della nadroparina calcica migliorando la capacità visiva nel post-trattamento in maniera più marcata rispetto al solo trattamento anticoagulante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.