Studiando il gruppo di sette santi raffigurati nel trittico dell'arcosolio e nei quattro clipei ad esso contigui di una cripta rupestre sita al confine tra i comuni di Massafra e Crispiano nell'odierna provincia di Taranto in Puglia, si sofferma, in particolare, sulla figura centrale del trittico, ormai evanida, ma riferita dalla relativa iscrizione esegetica in greco a un santo di nome Posidonio, del quale viene argomentata da L. l'identificazione con l'asceta protagonista del capitolo 36 della Historia Lausiaca di Palladio e ricostruita la diffusione del culto dall'originario ambito pugliese a quello emiliano, con la segnalazione, all'interno di una complessiva ricostruzione della storia cultuale di questo sinora ignorato santo italogreco pugliese, di importanti documenti che lo riguardano, sia liturgici italogreci (due Sinassari della famiglia C*, assegnati da L. alla diocesi di Taranto), sia cronachistici latini emiliani (Liber de temporibus et aetatibus di Alberto Milioli del sec. XIII), sinora non presi in considerazione dagli studiosi che si sono occupati del santo in ambito reggiano.
Un probabile influsso dei Sinassari pugliesi sugli arredi pittorici della cripta rupestre di S. Posidonio (con una disamina della diffusione del culto del santo dal Sud al Nord Italia) / Luzzi, Andrea. - STAMPA. - (2014), pp. 17-48. ( V Convegno internazionale sulla Civiltà rupestre Masseria San Domenico - Savelletri di Fasano (Br) 17-19 novembre 2011).
Un probabile influsso dei Sinassari pugliesi sugli arredi pittorici della cripta rupestre di S. Posidonio (con una disamina della diffusione del culto del santo dal Sud al Nord Italia)
LUZZI, Andrea
2014
Abstract
Studiando il gruppo di sette santi raffigurati nel trittico dell'arcosolio e nei quattro clipei ad esso contigui di una cripta rupestre sita al confine tra i comuni di Massafra e Crispiano nell'odierna provincia di Taranto in Puglia, si sofferma, in particolare, sulla figura centrale del trittico, ormai evanida, ma riferita dalla relativa iscrizione esegetica in greco a un santo di nome Posidonio, del quale viene argomentata da L. l'identificazione con l'asceta protagonista del capitolo 36 della Historia Lausiaca di Palladio e ricostruita la diffusione del culto dall'originario ambito pugliese a quello emiliano, con la segnalazione, all'interno di una complessiva ricostruzione della storia cultuale di questo sinora ignorato santo italogreco pugliese, di importanti documenti che lo riguardano, sia liturgici italogreci (due Sinassari della famiglia C*, assegnati da L. alla diocesi di Taranto), sia cronachistici latini emiliani (Liber de temporibus et aetatibus di Alberto Milioli del sec. XIII), sinora non presi in considerazione dagli studiosi che si sono occupati del santo in ambito reggiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


