Ogni anno 18 milioni di Italiani si recano all’estero,(citazione bibliografica) per diverse ragioni: lavoro, studio, turismo, ecc.; il 10% di chi viaggia per motivi turistici ha come meta paesi tropicali e subtropicali, dove le condizioni igienico sanitarie, le abitudini alimentari, il clima e gli stili di vita sono diversi da quelli del paese di origine (in questo caso l’Italia). Su 100.000 viaggiatori in un paese in via di sviluppo per mese di soggiorno 50.000 di loro manifestano disturbi durante il viaggio, 8.000 di questi ricorrono al medico, altri 5.000 saranno costretti a letto, 1.100 saranno limitati nelle attività, 300 saranno ricoverati nel corso del viaggio a casa, 50 rimpatriati per ragioni sanitarie ed 1 di loro morirà. In questi ultimi anni sono decisamente aumentati per diversi motivi i viaggi turistici che in media hanno una durata di pochi giorni, ma chi soggiorna per periodi più lunghi in Paesi in via di sviluppo è la categoria dei lavoratori immigrati.
Il Protocollo sanitario per il lavoratore Italiano all’estero. Esperienza di Saipem / V., Nicosia; S., De Sanctis; A., Sguera; M., Consentino; C., Gialdi; R., Donghi; Sernia, Sabina. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - ELETTRONICO. - XXXIII:(3)(2011), pp. 116-116.
Il Protocollo sanitario per il lavoratore Italiano all’estero. Esperienza di Saipem
SERNIA, Sabina
2011
Abstract
Ogni anno 18 milioni di Italiani si recano all’estero,(citazione bibliografica) per diverse ragioni: lavoro, studio, turismo, ecc.; il 10% di chi viaggia per motivi turistici ha come meta paesi tropicali e subtropicali, dove le condizioni igienico sanitarie, le abitudini alimentari, il clima e gli stili di vita sono diversi da quelli del paese di origine (in questo caso l’Italia). Su 100.000 viaggiatori in un paese in via di sviluppo per mese di soggiorno 50.000 di loro manifestano disturbi durante il viaggio, 8.000 di questi ricorrono al medico, altri 5.000 saranno costretti a letto, 1.100 saranno limitati nelle attività, 300 saranno ricoverati nel corso del viaggio a casa, 50 rimpatriati per ragioni sanitarie ed 1 di loro morirà. In questi ultimi anni sono decisamente aumentati per diversi motivi i viaggi turistici che in media hanno una durata di pochi giorni, ma chi soggiorna per periodi più lunghi in Paesi in via di sviluppo è la categoria dei lavoratori immigrati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.