UC sta a significare “Urban Concepts”, Concetti Urbani connotando il giovanissimo gruppo fondato da Ben Huygen e Jasper Jägers nel 2004 sebbene come dichiarano in un’intervista rilasciata alla rivista olandese “BOUW, Architectur in Neverland” (#3, 2005) “il nome non è niente. L’identità sarà data dai nostri progetti, da quelli che realizzeremo, non dal nostro nome.” Il lavoro è segnato da un forte e, in alcuni casi, spregiudicato interesse per l’architettura concettuale applicata al ridisegno delle parti più intime della città. Tale interesse diviene nel loro lavoro una dichiarazione di principi che punta ad arricchire l’ambiente, non solo urbano ma anche quello dell’architettura a tutte le scale, di idee, sensazioni, concetti, messaggi. Questo processo viene vissuto dal gruppo come un’apertura culturale alle diverse problematiche della società compresenti nella metropoli contemporanea, che impone l’aggiunta di almeno due qualità immateriali all’architettura, definibili con i termini di “emozione” e “dramma”. Il progetto di architettura per gli UCX (www.ucxarchitects.com) nasce da uno scavo profondo nelle viscere dell’idea, da una perlustrazione atta a estrarre dalla nuda materia di cui l’architettura si compone, qualità spaziali e concettuali ricche di pathos. Ciò lo si respira nei loro lavori che, per lo più non realizzati, meriterebbero di misurarsi con la realtà. Come si può osservare nel progetto per una grande villa pensata per la foresta tropicale amazzonica del Suriname, è una piscina disegnata come un corso d’acqua a conformare il progetto ritagliando, come per erosione, la porzione centrale della casa e caricando le masse spaziali di emozione e dramma. Il luogo assume un valore teatrale, la scenografia di una rappresentazione epica, dove tutto è pensato per poter essere vivibile realmente, realizzabile in autentica pietra che, come roccia, viene solidamente ancorata al suolo. Queste pietre introducono nel progetto un elemento tanto antico quanto contemporaneo, annullando una lunga era di mezzo fatta di non più nominabili ordini classici. Le pietre sono disposte in modo sensibile così da dialogare con la luce, filtrandola come in una grotta per suscitare il massimo delle sensazioni emotive.
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Titolo: | Presentazione degli UCX architects | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2005 | |
Rivista: | ||
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/45810 | |
Appartiene alla tipologia: | 01a Articolo in rivista |