La chiave di lettura del progetto della nuova Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina ideato da Marcello Rebecchini (con la collaborazione di Antonello Di Stefano) è individuabile nell’orditura planimetrica che determina la giacitura dei volumi: un impianto distributivo razionalista basato su un modulo sintattico interrotto da un sottomodulo binato al quale sono affidati compiti distributivi, strutturali, semantici. E’ a seguito di questa scelta ordinatrice, operata per rispettare con rigore le molteplici esigenze del programma edilizio, che il tema delle nuove dotazioni di spazi universitari trova la sua coerente soluzione architettonica. Una soluzione che risulta essere convincente sia dal punto di vista teorico-concettuale, sia come risposta ai reali vincoli derivanti dalle particolari condizioni orografiche ed espositive del sito. Ne consegue una costante ricerca di rapporti di autosimilarità tra le parti che produce macro moduli strutturalmente sottolineati da un ordine gigante, ciascuno composto da tre campate intervallate da una struttura binata. Tale tripartizione di elementi planimetrici è scandita dalla presenza di altrettante passerelle che – per usare una metafora musicale – vanno a ritmare gli intervalli temporali del pentagramma della scrittura architettonica. Pertanto, ogni tre moduli di spazi “serviti” da 12 metri (più due da 2,40 metri, ovvero ogni 40,80 metri), questa matrice logica genera un sotto modulo di spazi “serventi” da 9,60 metri contenente percorsi orizzontali, verticali e servizi igienici, ovvero una maglia che risulta essere perfettamente funzionale per rispondere alle esigenze sia del corpo didattico sia di quello dipartimentale. Ciò che in primo luogo emerge da questa realizzazione è una chiara e dichiarata scelta di ciò che è “dicibile” in architettura, tanto da far pensare che attraverso il suo componimento si voglia perseguire l’obiettivo di produrre un testo che non si presta ad alcun arbitrio né in fase ideativa né in quelle esecutiva e costruttiva.

Essenzialità funzionale – Facoltà di Ingegneria dell’Università di Messina / Lenci, Ruggero. - In: L'ARCA. - ISSN 0394-2147. - STAMPA. - 214:(2006), pp. 26-33.

Essenzialità funzionale – Facoltà di Ingegneria dell’Università di Messina

LENCI, Ruggero
2006

Abstract

La chiave di lettura del progetto della nuova Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina ideato da Marcello Rebecchini (con la collaborazione di Antonello Di Stefano) è individuabile nell’orditura planimetrica che determina la giacitura dei volumi: un impianto distributivo razionalista basato su un modulo sintattico interrotto da un sottomodulo binato al quale sono affidati compiti distributivi, strutturali, semantici. E’ a seguito di questa scelta ordinatrice, operata per rispettare con rigore le molteplici esigenze del programma edilizio, che il tema delle nuove dotazioni di spazi universitari trova la sua coerente soluzione architettonica. Una soluzione che risulta essere convincente sia dal punto di vista teorico-concettuale, sia come risposta ai reali vincoli derivanti dalle particolari condizioni orografiche ed espositive del sito. Ne consegue una costante ricerca di rapporti di autosimilarità tra le parti che produce macro moduli strutturalmente sottolineati da un ordine gigante, ciascuno composto da tre campate intervallate da una struttura binata. Tale tripartizione di elementi planimetrici è scandita dalla presenza di altrettante passerelle che – per usare una metafora musicale – vanno a ritmare gli intervalli temporali del pentagramma della scrittura architettonica. Pertanto, ogni tre moduli di spazi “serviti” da 12 metri (più due da 2,40 metri, ovvero ogni 40,80 metri), questa matrice logica genera un sotto modulo di spazi “serventi” da 9,60 metri contenente percorsi orizzontali, verticali e servizi igienici, ovvero una maglia che risulta essere perfettamente funzionale per rispondere alle esigenze sia del corpo didattico sia di quello dipartimentale. Ciò che in primo luogo emerge da questa realizzazione è una chiara e dichiarata scelta di ciò che è “dicibile” in architettura, tanto da far pensare che attraverso il suo componimento si voglia perseguire l’obiettivo di produrre un testo che non si presta ad alcun arbitrio né in fase ideativa né in quelle esecutiva e costruttiva.
2006
Marcello Rebecchini; progettare un campus universitario; Facoltà di Ingegneria a Messina
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Essenzialità funzionale – Facoltà di Ingegneria dell’Università di Messina / Lenci, Ruggero. - In: L'ARCA. - ISSN 0394-2147. - STAMPA. - 214:(2006), pp. 26-33.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/45807
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact