This contribution highlights the dynamic elements of M. Gioia's moderatism and identifies in his juvenile production the structural ideas of his thought. The works of early nineties are already inspired by a meritocratic conception that states the end of the orders society and documents the reasons of the author's adhesion to the principles of the Revolution before the French descent to Italy. During the last decade of the century Gioia's thought reveals, in spite of incertitudes and contradictions, an essentially democratic aspiration. Though accepting the third year Constitution, the writer referred to a concept of representation differing from the one of Seyes' famous thermidor Discours. The representative system was intended by Gioia as a practical regulation, a bare procedure that was functional to grant the national sovereignty principle. The same oscillations characterize also his pedagogical thought. The idea of organization of the consensus coexists and always intertwines with the idea of the political direction. Gioia sometimes invites the ruling class to trigger an autonomous and dialectical process, inner to the society, in order to develop the individual critical capacities, prefiguring the society itself as the center of the transformation. Even in a juvenile tragedy, Il Caligola, idea and thing, élites and masses, although irreducible, gain significance only in their relationship, in their reciprocity. The two peoples of the Enlightenment began to be thought as a single nation.

Il contributo evidenzia gli elementi dinamici del moderatismo di M. Gioia e coglie nella produzione giovanile dello scrittore piacentino le idee strutturali del suo pensiero. Già le opere dei primi Novanta sono ispirate da una concezione meritocratica che decreta la fine della società degli ordini e documenta le ragioni dell’adesione del nostro ai principi della Rivoluzione prima della discesa dei francesi in Italia. Il pensiero di Gioia rivela, nell’ultimo decennio del secolo, nonostante incertezze e contraddizioni, una aspirazione sostanzialmente democratica. Il piacentino pur accettando la Costituzione dell’anno III si richiamava a un concetto di rappresentanza diverso da quello formulato da Sieyès nei celebri Discorsi di termidoro. Il sistema rappresentativo era inteso da Gioia come una norma pratica, una semplice procedura funzionale a garantire il principio della sovranità nazionale. Le stesse oscillazioni caratterizzano anche il suo pensiero pedagogico. L’idea della organizzazione del consenso coesiste e sempre si intreccia con quella della direzione politica. Gioia a volte invita la classe dirigente a innescare un processo autonomo e insieme dialettico, interno alla società, atto a sviluppare le capacità critiche individuali, prefigurando la società stessa come il motore della trasformazione. Persino in una tragedia giovanile, Il Caligola, idea e cosa, élite e masse, pur tra loro irriducibili acquistano significato solo nel loro rapporto, nella loro reciprocità. I due popoli dei Lumi cominciavano ad essere identificati in una unica nazione.

Melchiorre Gioia e la Rivoluzione. Dalle anticipazioni letterarie del Caligola al programma democratico del 1796 / Themelly, Pietro. - In: EUROSTUDIUM3W. - ISSN 1973-9443. - ELETTRONICO. - 20 (2011):(2011), pp. 4-37.

Melchiorre Gioia e la Rivoluzione. Dalle anticipazioni letterarie del Caligola al programma democratico del 1796.

THEMELLY, Pietro
2011

Abstract

This contribution highlights the dynamic elements of M. Gioia's moderatism and identifies in his juvenile production the structural ideas of his thought. The works of early nineties are already inspired by a meritocratic conception that states the end of the orders society and documents the reasons of the author's adhesion to the principles of the Revolution before the French descent to Italy. During the last decade of the century Gioia's thought reveals, in spite of incertitudes and contradictions, an essentially democratic aspiration. Though accepting the third year Constitution, the writer referred to a concept of representation differing from the one of Seyes' famous thermidor Discours. The representative system was intended by Gioia as a practical regulation, a bare procedure that was functional to grant the national sovereignty principle. The same oscillations characterize also his pedagogical thought. The idea of organization of the consensus coexists and always intertwines with the idea of the political direction. Gioia sometimes invites the ruling class to trigger an autonomous and dialectical process, inner to the society, in order to develop the individual critical capacities, prefiguring the society itself as the center of the transformation. Even in a juvenile tragedy, Il Caligola, idea and thing, élites and masses, although irreducible, gain significance only in their relationship, in their reciprocity. The two peoples of the Enlightenment began to be thought as a single nation.
2011
Il contributo evidenzia gli elementi dinamici del moderatismo di M. Gioia e coglie nella produzione giovanile dello scrittore piacentino le idee strutturali del suo pensiero. Già le opere dei primi Novanta sono ispirate da una concezione meritocratica che decreta la fine della società degli ordini e documenta le ragioni dell’adesione del nostro ai principi della Rivoluzione prima della discesa dei francesi in Italia. Il pensiero di Gioia rivela, nell’ultimo decennio del secolo, nonostante incertezze e contraddizioni, una aspirazione sostanzialmente democratica. Il piacentino pur accettando la Costituzione dell’anno III si richiamava a un concetto di rappresentanza diverso da quello formulato da Sieyès nei celebri Discorsi di termidoro. Il sistema rappresentativo era inteso da Gioia come una norma pratica, una semplice procedura funzionale a garantire il principio della sovranità nazionale. Le stesse oscillazioni caratterizzano anche il suo pensiero pedagogico. L’idea della organizzazione del consenso coesiste e sempre si intreccia con quella della direzione politica. Gioia a volte invita la classe dirigente a innescare un processo autonomo e insieme dialettico, interno alla società, atto a sviluppare le capacità critiche individuali, prefigurando la società stessa come il motore della trasformazione. Persino in una tragedia giovanile, Il Caligola, idea e cosa, élite e masse, pur tra loro irriducibili acquistano significato solo nel loro rapporto, nella loro reciprocità. I due popoli dei Lumi cominciavano ad essere identificati in una unica nazione.
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Melchiorre Gioia e la Rivoluzione. Dalle anticipazioni letterarie del Caligola al programma democratico del 1796 / Themelly, Pietro. - In: EUROSTUDIUM3W. - ISSN 1973-9443. - ELETTRONICO. - 20 (2011):(2011), pp. 4-37.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/456155
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