Verso una teoria non competitiva della formazione generale. Una rassegna degli sviluppi recenti nella letteratura del capitale umano

Gli sviluppi teorici più recenti della teoria della formazione sul posto di lavoro, le cui origini risalgono ai lavori di Becker, apparsi prevalentemente a partire dagli anni Novanta, prendono le mosse dai motivi di insoddisfazione nei confronti dell’impostazione originaria. Questa, infatti, si focalizza sui casi estremi del monopsonio e della concorrenza perfetta, corrispondenti ai casi di formazione specifica e generale. Ne consegue, potremmo dire, che un fattore tecnologico, tale è la natura della distinzione generica/specifica nel modello di Becker, sembra essere l’unico che rileva nella determinazione delle scelte di formazione delle imprese. Lo scopo di questo articolo è di proporre un’analisi e una sistemazione ragionata dei più significativi contributi teorici che hanno recentemente innovato questo campo di ricerca. Essi infatti, pur nella eterogeneità delle specificazioni analitiche, rappresentano un filone di letteratura originale e rilevante, dal quale è possibile derivare anche significative implicazioni di policy.