Relazioni di agenzia e controllo delle politiche di intervento pubblico: il caso della I.G. S.p.A.

In the present paper analyzes the relationships that develop between institutions and public managers from the perspective of agency theory, useful to identify more effectively the roles and behaviors of the central and peripheral organs of the PA, as well as delineate and quantify the ability of public employees to achieve results in terms of efficiency and effectiveness, socio-economic (the pursuit of the public interest). After dealing with agency theory, and the way in which it interprets public relations between the main (central organs of the PA) and public officials (executive bodies of the PA)-examining them in terms of agency costs and control the behavior and on the results of public employees-has focused attention on the processes of control of public policies in a system, such as that of the PA, in which the evolution of regulatory mechanisms appears more and more rapidly. The case analyzed was that of the Society for Youth Entrepreneurship (SpA), which has attracted the interest of the writer first and foremost because it constitutes a first experiment of enterprise-creation in southern Italy, and also because, analyzing the evolution Organizational Committee by a SpA, have been able to effectively detect promising results of the GIS (such as public agent), comparable to the more general and complex situation of the interrelationships inherent in the PA To this end, the issue of agency costs (monitoring costs and incentives) was applied to the control of public policies using the theoretical framework suggested by Eisenhardt, splitting, therefore, the relationship in the pre-contractual and post-contractual. He then came to the conclusion that, although the post contractual relationship Ministry (main) / MR (agent) should continue to be lacking in tools to achieve a monitoring effective, it is clearly established the ability to start a positive process of realignment of behavior of public officials with the main objectives of the public, provided that it will parallel the will to pursue this goal.

Nel presente lavoro vengono analizzate le relazioni che si sviluppano tra istituzioni e manager pubblici nella prospettiva della teoria dell’agenzia, utile a individuare più efficacemente ruoli e comportamenti degli organi centrali e periferici della P. A., oltreché delineare e quantificare la capacità degli agenti pubblici di conseguire risultati in termini di efficienza ed efficacia socioeconomica (perseguimento dell’interesse pubblico). Dopo aver trattato della teoria dell’agenzia, e del modo in cui essa interpreta le relazioni pubbliche tra principali (organi centrali della P.A.) e agenti pubblici (organi esecutivi della P.A.) -esaminandole in termini di costi di agenzia e di controllo sui comportamenti e sui risultati degli agenti pubblici- si è focalizzata l’attenzione sui processi di controllo delle politiche di intervento pubblico in un sistema, quale quello della P.A., in cui l’evoluzione dei meccanismi di regolamentazione appare sempre più rapida. Il caso analizzato è stato quello della Società per l’Imprenditorialità Giovanile (S.p.A.) che ha suscitato l’interesse di chi scrive innanzitutto in quanto costituisce un primo esperimento di enterprise-creation nel Mezzogiorno d’Italia, e inoltre perché, analizzandone l’evoluzione organizzativa da Comitato a S.p.A., si sono potuti concretamente rilevare esiti promettenti dell’attività della SIG (come agente pubblico), comparabili alla più generale e complessa situazione delle interrelazioni insite nella P. A. A tal uopo, la tematica dei costi di agenzia (monitoraggio, costi e incentivi) è stata applicata al controllo delle politiche di intervento pubblico avvalendosi dello schema teorico suggerito dalla Eisenhardt, scindendo, pertanto, la relazione nelle fasi pre contrattuali e post contrattuali. Si è poi giunti alla conclusione che, benché la fase post contrattuale della relazione Ministero (principale)/ SIG (agente) risulti ancora carente di strumenti in grado di realizzare un monitoring efficace, è comunque acclarata la possibilità di avviare un positivo processo di riallineamento dei comportamenti degli agenti pubblici con gli obiettivi del principale pubblico, purché ad essa si affianchi la volontà di perseguire tale l’obiettivo.