The study of the system 'to oratorium', typical of late medieval cipte, direct observation of the structural characteristics of the cathedral of Anagni and the documentary research have made it possible to define a novel framework edificatoria the story of an important religious complex in southern Lazio, offering insights useful for the reconstruction of the scenario late medieval architecture of central-southern Italy. The analytical observation of the device allows you to capture specificity masonry construction related to different moments of building, to which are added processing steps further, less obvious on the material plane as amended by restoration or hidden coatings. The difference of the devices, assisted by the study of their mutual combinations, not only allows us to recognize the transformations of the complex but provides indirect indications on the nature of the active sites in the factory, the expression of the technical, economic organizations and different cultures. The experience of the cathedral of Anagni can be interpreted, in fact, as the manifestation of a progressive 'secularization' of medieval construction site, slowly evolved from an aristocratic mode of selection of material and workers to a shared management with other construction activities, also civilians, in use in the territory. The spread of culture and wealth, especially during the thirteenth century, contributed decisively to the creation of high quality construction kept in the cathedral and in many of the villages bassolaziali architectures, encouraging the creation of regular equipment, an evident sign of affirmation of specialized workers and organized.

Lo studio dell'impianto 'ad oratorium', proprio delle cipte basso medievali, l'osservazione diretta delle caratteristiche costruttive della cattedrale di Anagni e la ricerca documentaria hanno consentito di definire un quadro inedito della vicenda edificatoria di un importante complesso religioso del basso Lazio, offrendo spunti utili alla ricomposizione dello scenario dell'architettura basso-medievale dell'Italia centro-meridionale. L’osservazione analitica dell’apparecchio murario consente di cogliere specificità costruttive legate a momenti di edificazione diversi, ai quali si aggiungono fasi di trasformazione ulteriori, meno evidenti sul piano materiale perché emendati da restauri o nascosti da rivestimenti. La differenza degli apparecchi, coadiuvata dallo studio dei loro reciproci accostamenti, non solo consente di riconoscere le trasformazioni del complesso ma fornisce indicazioni indirette sulla natura dei cantieri attivi nella fabbrica, espressione di modalità tecniche, di organizzazioni economiche e di culture diverse. L’esperienza della cattedrale di Anagni può essere interpretata, infatti, come la manifestazione d’una progressiva ‘laicizzazione’ del cantiere edile medievale, lentamente evoluto da una modalità aristocratica di selezione del materiale e delle maestranze ad una gestione condivisa con altre attività costruttive, anche civili, in uso nel territorio. La diffusione di cultura e di ricchezza, soprattutto nell’arco del Duecento, contribuì in maniera decisiva alla costituzione dell’alta qualità costruttiva mantenuta nella cattedrale e in molte architetture degli abitati bassolaziali, incoraggiando la realizzazione di apparecchi regolari, manifestazione evidente dell’affermazione di maestranze specialistiche e organizzate.

Strutture e cantieri. Osservazioni sulle tecniche costruttive murarie della cattedrale di Anagni / Fiorani, Donatella. - In: BOLLETTINO D'ARTE. - ISSN 0394-4573. - volume speciale:(2006), pp. 81-90.

Strutture e cantieri. Osservazioni sulle tecniche costruttive murarie della cattedrale di Anagni

FIORANI, Donatella
2006

Abstract

The study of the system 'to oratorium', typical of late medieval cipte, direct observation of the structural characteristics of the cathedral of Anagni and the documentary research have made it possible to define a novel framework edificatoria the story of an important religious complex in southern Lazio, offering insights useful for the reconstruction of the scenario late medieval architecture of central-southern Italy. The analytical observation of the device allows you to capture specificity masonry construction related to different moments of building, to which are added processing steps further, less obvious on the material plane as amended by restoration or hidden coatings. The difference of the devices, assisted by the study of their mutual combinations, not only allows us to recognize the transformations of the complex but provides indirect indications on the nature of the active sites in the factory, the expression of the technical, economic organizations and different cultures. The experience of the cathedral of Anagni can be interpreted, in fact, as the manifestation of a progressive 'secularization' of medieval construction site, slowly evolved from an aristocratic mode of selection of material and workers to a shared management with other construction activities, also civilians, in use in the territory. The spread of culture and wealth, especially during the thirteenth century, contributed decisively to the creation of high quality construction kept in the cathedral and in many of the villages bassolaziali architectures, encouraging the creation of regular equipment, an evident sign of affirmation of specialized workers and organized.
2006
Lo studio dell'impianto 'ad oratorium', proprio delle cipte basso medievali, l'osservazione diretta delle caratteristiche costruttive della cattedrale di Anagni e la ricerca documentaria hanno consentito di definire un quadro inedito della vicenda edificatoria di un importante complesso religioso del basso Lazio, offrendo spunti utili alla ricomposizione dello scenario dell'architettura basso-medievale dell'Italia centro-meridionale. L’osservazione analitica dell’apparecchio murario consente di cogliere specificità costruttive legate a momenti di edificazione diversi, ai quali si aggiungono fasi di trasformazione ulteriori, meno evidenti sul piano materiale perché emendati da restauri o nascosti da rivestimenti. La differenza degli apparecchi, coadiuvata dallo studio dei loro reciproci accostamenti, non solo consente di riconoscere le trasformazioni del complesso ma fornisce indicazioni indirette sulla natura dei cantieri attivi nella fabbrica, espressione di modalità tecniche, di organizzazioni economiche e di culture diverse. L’esperienza della cattedrale di Anagni può essere interpretata, infatti, come la manifestazione d’una progressiva ‘laicizzazione’ del cantiere edile medievale, lentamente evoluto da una modalità aristocratica di selezione del materiale e delle maestranze ad una gestione condivisa con altre attività costruttive, anche civili, in uso nel territorio. La diffusione di cultura e di ricchezza, soprattutto nell’arco del Duecento, contribuì in maniera decisiva alla costituzione dell’alta qualità costruttiva mantenuta nella cattedrale e in molte architetture degli abitati bassolaziali, incoraggiando la realizzazione di apparecchi regolari, manifestazione evidente dell’affermazione di maestranze specialistiche e organizzate.
cripta; architettura; tecniche costruttive
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Strutture e cantieri. Osservazioni sulle tecniche costruttive murarie della cattedrale di Anagni / Fiorani, Donatella. - In: BOLLETTINO D'ARTE. - ISSN 0394-4573. - volume speciale:(2006), pp. 81-90.
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