Meno partiti, più democratici

Le elezioni del 2008, pur a legislazione elettorale invariata, hanno determinato una grande novità, una drastica semplificazione dell’offerta politica, rendendo le coalizioni italiane per molti aspetti ben più simili a quelle europee: un numero ridotto dei partiti, la chiara preminenza dentro ciascun di esse una forza strutturante al di sopra di un terzo dei voti. Compito delle in-novazioni regolamentari, legislative e costituzionali appare essere quindi quello di consolidare tali risultati: che dal fatto, sin qui solo politico, nasca un coerente diritto. Tuttavia, il bilancio non sarebbe equilibrato se non si rilevasse che una funzione fondamentale dell’evoluzione normativa dovrebbe anche essere quello di porre seri argini alle nuove forme con cui le ricorrenti spinte oligarchiche si manifestano dentro i partiti...