Le carenze di disciplina delle attività di rating, che condizionano in modo assai rilevante i mercati finanziari, sono numerose ed assai gravi. Lo spunto per l’indagine giuridica è dato - oltre che dai gravissimi scandali societari e finanziari verificatisi all’inizio del nuovo millennio in quasi tutti i Paesi ad economia avanzata - da una sentenza della Corte di Cassazione (Cass. 9 aprile 2003, n. 5552) con cui erano state clamorosamente disattese le legal opinions sulla cui base le agenzie internazionali di rating avevano espresso il loro giudizio prognostico sui titoli emessi nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing regolate dal diritto italiano. Per evitare la drastica riduzione del rating (downgrade) preannunciata dalle agenzie, è dovuto intervenire in via d’urgenza il legislatore con una norma che a sua volta ha sovvertito il principio di diritto affermato dalla Suprema Corte (D.L. 24 dicembre 2003, n. 354, conv. legge 26 febbraio 2004, n. 45). Dopo un’analisi delle principali iniziative legislative a tutela del risparmio assunte nei vari ordinamenti giuridici all’inizio degli anni 2000 (in particolare, negli USA ed in Italia), si formula una ragionata proposta de iure condendo diretta a fronteggiare una delle fondamentali problematiche del rating: esso è espresso dalle agenzie senza che vi sia adeguata garanzia di veridicità delle informazioni contabili utilizzate. La prevenzione delle frodi societarie potrebbe essere rafforzata, a giudizio dell’A., attraverso i Modelli di prevenzione penale previsti dal D. Lgs. 8.6.2001, n. 231, che tra i sistemi di controllo di c.d. legal compliance si caratterizzano in quanto propriamente ed esclusivamente diretti al fine di prevenzione penale, anche in materia societaria.

Gli scandali dei mercati finanziari, l’attività di rating e i Modelli di prevenzione dei reati (a margine del recente intervento legislativo di “salvataggio” del rating dei titoli risultanti da operazioni di cartolarizzazione di canoni di leasing e della prossima attuazione del Nuovo Accordo di “Basilea 2”) / Gommellini, Alberto. - In: DIRITTO DELLA BANCA E DEL MERCATO FINANZIARIO. - ISSN 1722-8360. - STAMPA. - 1:(2004), pp. 589-610.

Gli scandali dei mercati finanziari, l’attività di rating e i Modelli di prevenzione dei reati (a margine del recente intervento legislativo di “salvataggio” del rating dei titoli risultanti da operazioni di cartolarizzazione di canoni di leasing e della prossima attuazione del Nuovo Accordo di “Basilea 2”)

GOMMELLINI, Alberto
2004

Abstract

Le carenze di disciplina delle attività di rating, che condizionano in modo assai rilevante i mercati finanziari, sono numerose ed assai gravi. Lo spunto per l’indagine giuridica è dato - oltre che dai gravissimi scandali societari e finanziari verificatisi all’inizio del nuovo millennio in quasi tutti i Paesi ad economia avanzata - da una sentenza della Corte di Cassazione (Cass. 9 aprile 2003, n. 5552) con cui erano state clamorosamente disattese le legal opinions sulla cui base le agenzie internazionali di rating avevano espresso il loro giudizio prognostico sui titoli emessi nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing regolate dal diritto italiano. Per evitare la drastica riduzione del rating (downgrade) preannunciata dalle agenzie, è dovuto intervenire in via d’urgenza il legislatore con una norma che a sua volta ha sovvertito il principio di diritto affermato dalla Suprema Corte (D.L. 24 dicembre 2003, n. 354, conv. legge 26 febbraio 2004, n. 45). Dopo un’analisi delle principali iniziative legislative a tutela del risparmio assunte nei vari ordinamenti giuridici all’inizio degli anni 2000 (in particolare, negli USA ed in Italia), si formula una ragionata proposta de iure condendo diretta a fronteggiare una delle fondamentali problematiche del rating: esso è espresso dalle agenzie senza che vi sia adeguata garanzia di veridicità delle informazioni contabili utilizzate. La prevenzione delle frodi societarie potrebbe essere rafforzata, a giudizio dell’A., attraverso i Modelli di prevenzione penale previsti dal D. Lgs. 8.6.2001, n. 231, che tra i sistemi di controllo di c.d. legal compliance si caratterizzano in quanto propriamente ed esclusivamente diretti al fine di prevenzione penale, anche in materia societaria.
2004
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Gli scandali dei mercati finanziari, l’attività di rating e i Modelli di prevenzione dei reati (a margine del recente intervento legislativo di “salvataggio” del rating dei titoli risultanti da operazioni di cartolarizzazione di canoni di leasing e della prossima attuazione del Nuovo Accordo di “Basilea 2”) / Gommellini, Alberto. - In: DIRITTO DELLA BANCA E DEL MERCATO FINANZIARIO. - ISSN 1722-8360. - STAMPA. - 1:(2004), pp. 589-610.
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