Le passioni del viaggio

It is generally believed that the catalogues we find in travel agencies, sometimes called brochures, are an indispensable part of a tour operator’s promotional tool box. People’s travel choices often depend on a felicitous encounter with this textual micro-universe. Catalogues, as texts, rest upon a profound type of narrative. They tell the story of a conjunction between the tourist and the product on sale. By prefiguring the meeting between the two and realising it as discourse, the catalogue constitutes a pragmatic, emotional, cognitive object: it informs, arouses feelings, prompts action. The corpus investigated here contains five catalogues, a limited though representative sample, capable of bringing to the surface the underlying forms, that is, the constant elements which, below the mutable veneer of the single catalogues, appear again and again. Recourse to analytical semiotic tools (Greimas' canonical scheme, in particular) and to socio-semiotic theories, permits one to find traces in the texts examined of their profound narrativity. The purpose of this paper is to trace the pathway of meaning from the depths to the surface of the text and bring to light the strategies typical of tourist discourse used to build images of holiday destinations which make them desirable, therefore worth buying.

Ė opinione diffusa che il catalogo di viaggi, disponibile nelle agenzie di viaggio (a volte chiamato in gergo anche brochure o dépliant), sia uno strumento di informazione e promozione fondamentale per un Tour Operator. La scelta di un viaggio dipende molto spesso proprio dall’incontro felice con questo microuniverso testuale. Il catalogo, in quanto testo, si regge su una forma profonda di tipo narrativo. Ė il racconto del congiungimento del turista con il prodotto turistico. Nel prefigurare questo incontro e nella sua messa in discorso, il catalogo costruisce un oggetto cognitivo, pragmatico e passionale: fa sapere, fa fare, fa sentire. Il corpus indagato è costituito da cinque cataloghi, un campione limitato ma rappresentativo, in grado di far affiorare le forme soggiacenti, ovvero gli elementi costanti che, al di sotto della superficie mutevole dei singoli cataloghi, ricorrono in maniera costante. Il ricorso agli strumenti analitici forniti dalla semiotica di origine greimasiana e i contributi della socio-semiotica permetteranno di rintracciare nei testi presi in esame una narratività profonda e di cogliere i momenti dello Schema Narrativo Canonico. L’obiettivo è quello di svelare le procedure di significazione a partire dalle quali si produce l’immagine del sogno raggiungibile, della vacanza ideale. L’impiego dei modelli narrativi usati dalla semiotica permetterà di ripercorrere il cammino fatto dal senso, dai livelli più profondi a quelli più superficiali del testo, e di portare alla luce le strategie tipiche del discorso turistico nella costruzione dell’immagine del prodotto vacanza che ne permettono la desiderabilità e quindi l’acquisto.