Il saggio illustra una ricerca svolta su un progetto presentato (fine anni ’30) per l’E42 da un gruppo di architetti tra i più noti del razionalismo italiano: Albini, Gardella ed altri. Progetto simbolo, non realizzato e poco studiato, però di grande interesse per la storia dell’architettura italiana del Novecento e di grande attualità per l’influenza esercitata ancora oggi sull’architettura contemporanea italiana e soprattutto straniera. Il primo obiettivo –necessitato - è stato quello di approfondire il progetto, basandosi sul materiale rintracciato prevalentemente presso archivi privati. Il secondo è stato quello di elaborare un’analisi critica: storica, estetica, compositiva, politica. È stato predisposto un modello in 3D attraverso un’inedita e rigorosamente documentata ricostruzione virtuale del progetto, mai realizzato proprio perché troppo moderno nella sua antimonumentalità per la retorica del regime. Il modello ha permesso di verificare sia gli spazi esterni sia quelli interni dell’edificio, fornendo la base (e una documentazione aggiuntiva) per una rivisitazione attualissima di una stagione di grande rilevanza per lo sviluppo del pensiero architettonico. L’originalità dell’approccio e la rilevanza teorica del risultato stanno nell’aver coniugato il rigore storico della ricerca con la concretezza dell’analisi progettuale e compositiva.
Il progetto per il Palazzo dell’acqua e della luce all’E 42 / Argenti, Maria. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - 123/124/125:(2007), pp. 91-118.
Il progetto per il Palazzo dell’acqua e della luce all’E 42
ARGENTI, Maria
2007
Abstract
Il saggio illustra una ricerca svolta su un progetto presentato (fine anni ’30) per l’E42 da un gruppo di architetti tra i più noti del razionalismo italiano: Albini, Gardella ed altri. Progetto simbolo, non realizzato e poco studiato, però di grande interesse per la storia dell’architettura italiana del Novecento e di grande attualità per l’influenza esercitata ancora oggi sull’architettura contemporanea italiana e soprattutto straniera. Il primo obiettivo –necessitato - è stato quello di approfondire il progetto, basandosi sul materiale rintracciato prevalentemente presso archivi privati. Il secondo è stato quello di elaborare un’analisi critica: storica, estetica, compositiva, politica. È stato predisposto un modello in 3D attraverso un’inedita e rigorosamente documentata ricostruzione virtuale del progetto, mai realizzato proprio perché troppo moderno nella sua antimonumentalità per la retorica del regime. Il modello ha permesso di verificare sia gli spazi esterni sia quelli interni dell’edificio, fornendo la base (e una documentazione aggiuntiva) per una rivisitazione attualissima di una stagione di grande rilevanza per lo sviluppo del pensiero architettonico. L’originalità dell’approccio e la rilevanza teorica del risultato stanno nell’aver coniugato il rigore storico della ricerca con la concretezza dell’analisi progettuale e compositiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.