Il rilievo è una vera e propria trascrizione della forma attraverso la riproposizione del suo dato fondamentale: la misura. Ma se all’inizio questa operazione di trascrizione era inscindibile dalla sua rappresentazione in una qualche forma grafica con l’avvento della fotografia e con la rivoluzione informatica si è generata una specie di frattura. La fotografia è una delle prime forme di trascrizione automatica della realtà. L’immagine fotografica consente di traslare, filtrandola, la procedura di trascrizione delle informazioni metriche; consente di eseguire le stesse operazioni in un altro luogo, creando una vero e proprio duplicato che permette di agire come se effettivamente ci trovassimo immersi in una realtà fisica. Ciò ha comportato anche ad alcune considerazioni di carattere semantico, più volte rimarcate da C. S. Pierce e da R. Barthes, sul rapporto tra indice e icona. Alcune di queste considerazioni possono essere fatte anche in riferimento all’utilizzo nel rilievo della tecnologia innovativa dello scanner laser 3D. E’ una tecnologia sicuramente affascinante ma al tempo stesso inquietante quella dello scanner laser che utilizza procedure tipicamente topografiche di letture angolari e distanze tradotte in coordinate tridimensionali cartesiane. La tecnologia digitale consente di combinare però anche altre informazioni come per esempio quelle della riflettanza e del colore. Il risultato è una vera e propria fotografia tridimensionale di una realtà, con le stesse valenze semantiche della fotografia tradizionale – anche se digitale.
Il raggio verde / Paris, Leonardo. - STAMPA. - (2012), pp. 249-255. (Intervento presentato al convegno Trascrizioni tenutosi a Palermo nel 3 marzo 2011).
Il raggio verde
PARIS, Leonardo
2012
Abstract
Il rilievo è una vera e propria trascrizione della forma attraverso la riproposizione del suo dato fondamentale: la misura. Ma se all’inizio questa operazione di trascrizione era inscindibile dalla sua rappresentazione in una qualche forma grafica con l’avvento della fotografia e con la rivoluzione informatica si è generata una specie di frattura. La fotografia è una delle prime forme di trascrizione automatica della realtà. L’immagine fotografica consente di traslare, filtrandola, la procedura di trascrizione delle informazioni metriche; consente di eseguire le stesse operazioni in un altro luogo, creando una vero e proprio duplicato che permette di agire come se effettivamente ci trovassimo immersi in una realtà fisica. Ciò ha comportato anche ad alcune considerazioni di carattere semantico, più volte rimarcate da C. S. Pierce e da R. Barthes, sul rapporto tra indice e icona. Alcune di queste considerazioni possono essere fatte anche in riferimento all’utilizzo nel rilievo della tecnologia innovativa dello scanner laser 3D. E’ una tecnologia sicuramente affascinante ma al tempo stesso inquietante quella dello scanner laser che utilizza procedure tipicamente topografiche di letture angolari e distanze tradotte in coordinate tridimensionali cartesiane. La tecnologia digitale consente di combinare però anche altre informazioni come per esempio quelle della riflettanza e del colore. Il risultato è una vera e propria fotografia tridimensionale di una realtà, con le stesse valenze semantiche della fotografia tradizionale – anche se digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.