“L’essere umano allo stato embrionale e i contrappesi alla sua tutela. In margine alla sentenza della Corte costituzionale” n. 151/2009 e all’ordinanza del Tribunale di Bologna del 29 giugno 2009

Our study begins by observing how bioethical issues are also anthropological issues and social issues. It is important to not neglect the strong economic interest underlying the practice of artificial insemination. In any case, bioethical issues are relevant topics in constitutional perspective, although often they are projected as issues of private law and individual interest. The right to life, as confirmed by constitutional jurisprudence, is related with the essence of the supreme principles on which the Constitution is founded. A reflection is dedicated to the relationship between the principle of equality and the human being in the first stage of its development, when the "personal circumstances" (art. 3 of the Constitution) are particularly weak and defenseless. It concludes by reflecting on whether to extend also to the bioethical issues prudential attitude inspired by the principle of human dignity and right to life, instead of balancing these rights with other rights.

Lo studio si apre osservando come le questioni bioetiche siano di interesse antropologico e siano altresì rilevanti come questioni sociali. Anche per questo non va trascurato il forte interesse economico sottostante alle pratiche di fecondazione artificiale. In ogni caso si tratta di temi rilevanti per il diritto pubblico e costituzionale, sebbene spesso vengano prospettati come problemi di diritto privato e di interesse individuale. Fra l'altro il diritto alla vita, come conferma la giurisprudenza costituzionale, attiene all'essenza dei principi supremi sui quali è fondata la Costituzione. Vengono considerati i bilanciamenti cui ha fatto ricorso la giurisprudenza costituzionale, soprattutto fra il diritto alla vita e il diritto alla salute della madre. Viene considerata inoltre criticamente una pronuncia di un giudice comune, che ha permesso la diagnosi preimpianto a fini selettivi ad una coppia non sterile, contro la legge 40, che sotto questo profilo ha superato indenne il controllo di costituzionalità. Una riflessione è dedicata alla relazione fra il principio di uguaglianza e l'essere umano al primo stadio del suo sviluppo, quando le "condizioni personali" di cui all'art. 3 Cost. sono particolarmente deboli ed indifese. Si conclude riflettendo sull'opportunità di estendere anche alle problematiche bioetiche quell'atteggiamento prudenziale degli ordinamenti che si ispirano al principio della dignità umana e al diritto alla vita, dove la precedenza viene data a questi ultimi principi, nel bilanciamento con "altri diritti".