L’indagine, inquadrata nella tradizione delle rappresentazioni sociali, esplora la comunicazione giornalistica dedicata a dieci ministre del governo di centro-sinistra del 2006 e del governo di centrodestra del 2008 e la sua eventuale corrispondenza con le rappresentazioni autoriportate da donne italiane impegnate in politica. Gli obiettivi sono quelli di evidenziare: 1) l’esistenza di eventuali stereotipi di genere rispetto a tratti considerati tipicamente maschili o femminili; 2) il riferimento ad ostacoli/sostegni interni o 3) esterni nella carriere delle ministre; 4) l’utilizzo di un linguaggio più astratto o più concreto per descrivere le caratteristiche/ attività delle ministre secondo il LCM di Semin e Fiedler (1988); 5) l’utilizzazione di un linguaggio sessista o non sessista. Il materiale sotto esame è composto di 175 articoli pubblicati da cinque quotidiani italiani. Attraverso il programma statistico SPAD-T si sono ottenute le frequenze del vocabolario generale relativo ai titoli e alla variabili di contenuto lemmatizzate. I risultati permettono di discutere le differenze linguistiche e di contenuto, in generale, rispetto alle dieci ministre, e in comparazione con le rappresentazioni autoriportate da politiche italiane.
Le ministre del centro-sinistra (2006) e del centro-destra (2008) nella stampa italiana: comunicazione politica e rappresentazioni di genere / Sensales, Gilda; Areni, Alessandra; A., Dal Secco. - In: PSICOLOGIA SOCIALE. - ISSN 1827-2517. - STAMPA. - 2:(2012), pp. 203-230.
Le ministre del centro-sinistra (2006) e del centro-destra (2008) nella stampa italiana: comunicazione politica e rappresentazioni di genere
SENSALES, Gilda;ARENI, Alessandra;
2012
Abstract
L’indagine, inquadrata nella tradizione delle rappresentazioni sociali, esplora la comunicazione giornalistica dedicata a dieci ministre del governo di centro-sinistra del 2006 e del governo di centrodestra del 2008 e la sua eventuale corrispondenza con le rappresentazioni autoriportate da donne italiane impegnate in politica. Gli obiettivi sono quelli di evidenziare: 1) l’esistenza di eventuali stereotipi di genere rispetto a tratti considerati tipicamente maschili o femminili; 2) il riferimento ad ostacoli/sostegni interni o 3) esterni nella carriere delle ministre; 4) l’utilizzo di un linguaggio più astratto o più concreto per descrivere le caratteristiche/ attività delle ministre secondo il LCM di Semin e Fiedler (1988); 5) l’utilizzazione di un linguaggio sessista o non sessista. Il materiale sotto esame è composto di 175 articoli pubblicati da cinque quotidiani italiani. Attraverso il programma statistico SPAD-T si sono ottenute le frequenze del vocabolario generale relativo ai titoli e alla variabili di contenuto lemmatizzate. I risultati permettono di discutere le differenze linguistiche e di contenuto, in generale, rispetto alle dieci ministre, e in comparazione con le rappresentazioni autoriportate da politiche italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.