Lazarsfeld, Merton e la scuola sociologica della Columbia

Il ruolo giocato da Lazarsfeld e Merton nella costituzione di una specifica via alla conoscenza sociologica viene ricostruito a partire sia dalle loro "affinità elettive" sia dai prodotti sostantivi del loro lavoro. La tensione verso un comune progetto scientifico e formativo ha prodotto una tacita divisione del lavoro intellettuale in cui i prodotti della ricerca empirica svolta all'interno del Bureau of Applied Social Research venivano utilizzati come base per l'esplorazione e l'implementazione di nuovi strumenti di ricerca (Lazarsfeld), come base per l'integrazione e l'estensione di teorie sociologiche di medio-raggio (Merton), come base per l'addestramento alla ricerca sociale empirica (entrambi). Ma il loro contributo non si ferma a questo. Problematizzando quali tipi di fenomeni sociali fossero l'oggetto delle teorie sociologiche, entrambi predisposero dei "contenitori" analitici in cui riversare i dati provenienti dalle ricerche sistematiche intraprese dal Bureau: l'analisi empirica dell'azione, Lazarsfeld; il paradigma strutturale, Merton. Lazarsfeld si interessò prevalentemente delle caratteristiche individuali del comportamento sociale; Merton delle caratteristiche strutturali del comportamento individuale. Per questa via, essi affrontano da due versanti diversi, ma convergenti, la possibilità di una teoria dell'azione fondata sia a partire dalle modalità concrete e contingenti in cui il comportamento individuale si struttura all'interno di specifici ambienti dell'azione, sia a partire dell'individuazione analitica di quegli ambienti collettivi – elementi normativi, culturali, relazionali, e così via – che producono l’azione e la vincolano all’interno di uno spettro di possibilità socialmente stabilite.