Il Concilio Vaticano II ha inserito alcuni elementi di discontinuità rispetto al magistero precedente nella visione della democrazia e del diritto, razionalizzando le esperienze positive del periodo precedente, da quella americana a quella delle democrazie cristiane europee, in uno schema teorico che partiva da una visione aperta della Rivelazione, passando per un’opzione preferenziale per la democrazia e giungendo ad una valorizzazione positiva della libertà religiosa. In anni recenti papa Wojtyla ha in più occasioni segnato, con alcuni interventi magisteriali, supportate da interpretazioni ‘continuiste’ del Vaticano II col magistero precedente, e in continuità con la linea dei vescovi polacchi in Concilio, un parziale revirement rispetto a quella discontinuità, in un quadro teorico in cui spetterebbe alla gerarchia ecclesiastica far valere i diritti della verità, attraverso una sicura individuazione del diritto naturale da trascrivere nelle legislazioni positive. Una sorta di ‘democrazia ecclesiastica protetta’ che è apparsa forte nella prima parte del pontificato, ma che si è rivelata poi inefficace. Ne emerge la necessità di una ripresa delle novità conciliari a partire dalla valorizzazione di un ruolo più attivo della responsabilità del laicato cattolico impegnato in politica.

Chiesa cattolica e democrazia dopo il Concilio: quale ruolo del diritto tra libertà e verità? / Ceccanti, Stefano. - In: VIVENS HOMO. - ISSN 1123-5470. - 2:(2002), pp. 371-385.

Chiesa cattolica e democrazia dopo il Concilio: quale ruolo del diritto tra libertà e verità?

CECCANTI, STEFANO
2002

Abstract

Il Concilio Vaticano II ha inserito alcuni elementi di discontinuità rispetto al magistero precedente nella visione della democrazia e del diritto, razionalizzando le esperienze positive del periodo precedente, da quella americana a quella delle democrazie cristiane europee, in uno schema teorico che partiva da una visione aperta della Rivelazione, passando per un’opzione preferenziale per la democrazia e giungendo ad una valorizzazione positiva della libertà religiosa. In anni recenti papa Wojtyla ha in più occasioni segnato, con alcuni interventi magisteriali, supportate da interpretazioni ‘continuiste’ del Vaticano II col magistero precedente, e in continuità con la linea dei vescovi polacchi in Concilio, un parziale revirement rispetto a quella discontinuità, in un quadro teorico in cui spetterebbe alla gerarchia ecclesiastica far valere i diritti della verità, attraverso una sicura individuazione del diritto naturale da trascrivere nelle legislazioni positive. Una sorta di ‘democrazia ecclesiastica protetta’ che è apparsa forte nella prima parte del pontificato, ma che si è rivelata poi inefficace. Ne emerge la necessità di una ripresa delle novità conciliari a partire dalla valorizzazione di un ruolo più attivo della responsabilità del laicato cattolico impegnato in politica.
2002
Concilio Vaticano II
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Chiesa cattolica e democrazia dopo il Concilio: quale ruolo del diritto tra libertà e verità? / Ceccanti, Stefano. - In: VIVENS HOMO. - ISSN 1123-5470. - 2:(2002), pp. 371-385.
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