In numerose democrazie occidentali, tra cui anche l’Italia, lo stato dei rapporti tra politica e cittadini è spesso descritto tramite il ricorso a termini come distanza, disaffezione, disinteresse e disincanto. Riguardo al rapporto tra eletti ed elettori, vi è la sensazione diffusa che si sia di fronte a mondi diversi, con individui che parlano linguaggi mutualmente incomprensibili, incapaci di attivare canali diretti di comunicazione con i cittadini. L’ambiente comunicativo proprio dei media tradizionali, con le ben note tendenze alla personalizzazione e spettacolarizzazione, non contribuisce certo a far recuperare terreno sul fronte del rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Le caratteristiche dell’ambiente digitale possono consentire, invece, ammesso che si voglia, dinamiche comunicative di tutt’altra natura. Infatti, nelle varie declinazioni dell’ambiente web, sia esso 1.0 o 2.0, scompaiono le tradizionali mediazioni dei media mainstream e può realizzarsi la piena autonomia del soggetto. Così, i parlamentari interessati a farlo possono mettere in atto strategie comunicative e relazionali tese a narrare la politica tramite l’adozione di punti di vista più vicini ai cittadini nonché a recuperare occasioni di ascolto e interazione. I dati presentati nel volume, tuttavia, ci restituiscono una descrizione della presenza dei parlamentari nel web ispirata, principalmente, all’obiettivo della self promotion piuttosto che all’ascolto e all’interazione con i cittadini. Quale che sia la piattaforma utilizzata – sito, blog, Facebook, YouTube o Twitter – l’uso prevalente che si rintraccia è quello del marketing personale. Questa riduzione della rete a occasione di autopromozione da parte dei parlamentari a scapito di una condivisione dello spazio comunicativo con i cittadini – ovvero con coloro che hanno contribuito ad eleggerli - rappresenta l’ennesima conferma della problematicità dell’idea di rappresentanza all’interno di un sistema elettorale che marginalizza, quasi fino a farla scomparire la constituency communication.

Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet / Bentivegna, Sara. - STAMPA. - (2012).

Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet

BENTIVEGNA, Sara
2012

Abstract

In numerose democrazie occidentali, tra cui anche l’Italia, lo stato dei rapporti tra politica e cittadini è spesso descritto tramite il ricorso a termini come distanza, disaffezione, disinteresse e disincanto. Riguardo al rapporto tra eletti ed elettori, vi è la sensazione diffusa che si sia di fronte a mondi diversi, con individui che parlano linguaggi mutualmente incomprensibili, incapaci di attivare canali diretti di comunicazione con i cittadini. L’ambiente comunicativo proprio dei media tradizionali, con le ben note tendenze alla personalizzazione e spettacolarizzazione, non contribuisce certo a far recuperare terreno sul fronte del rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Le caratteristiche dell’ambiente digitale possono consentire, invece, ammesso che si voglia, dinamiche comunicative di tutt’altra natura. Infatti, nelle varie declinazioni dell’ambiente web, sia esso 1.0 o 2.0, scompaiono le tradizionali mediazioni dei media mainstream e può realizzarsi la piena autonomia del soggetto. Così, i parlamentari interessati a farlo possono mettere in atto strategie comunicative e relazionali tese a narrare la politica tramite l’adozione di punti di vista più vicini ai cittadini nonché a recuperare occasioni di ascolto e interazione. I dati presentati nel volume, tuttavia, ci restituiscono una descrizione della presenza dei parlamentari nel web ispirata, principalmente, all’obiettivo della self promotion piuttosto che all’ascolto e all’interazione con i cittadini. Quale che sia la piattaforma utilizzata – sito, blog, Facebook, YouTube o Twitter – l’uso prevalente che si rintraccia è quello del marketing personale. Questa riduzione della rete a occasione di autopromozione da parte dei parlamentari a scapito di una condivisione dello spazio comunicativo con i cittadini – ovvero con coloro che hanno contribuito ad eleggerli - rappresenta l’ennesima conferma della problematicità dell’idea di rappresentanza all’interno di un sistema elettorale che marginalizza, quasi fino a farla scomparire la constituency communication.
2012
Bentivegna, Sara
06 Curatela::06a Curatela
Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet / Bentivegna, Sara. - STAMPA. - (2012).
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