Obiettivi: Il presente lavoro è un rapporto sullo stato dell’arte nello studio dell’esposizione alla radiazione solare ultravioletta durante l’attività lavorativa, basato sull’esame della letteratura recente. Metodi: L’indagine è stata effettuate sui seguenti database: Scopus (http://www.scopus.com), The Web of Knowledge-ISI (Thomson Reuther, http://www.isiwebofknowledge.com) e Google Scholar (http://scholar.google.it). Risultati: I risultati mostrano che nell’area mediterranea, nonostante i valori elevati di esposizione, l’attenzione al problema non è pari a quella di altri Paesi (Australia, Paesi Scandinavi). Conclusioni: In Italia non esistono né linee guida né normative appropriate che tengano conto del livello di rischio rispetto a varie patologie della pelle e degli occhi a carico delle categorie più esposte, fra cui i lavoratori agricoli ed edili, i marinai, i bagnini e gli istruttori di sci.
ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV SOLARE DURANTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA: UNA INDAGINE SINTETICA DALLA LETTERATURA / Casale, Giuseppe Rocco; Siani, Anna Maria; Colosimo, Alfredo. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - ELETTRONICO. - 2:1(2012), pp. 1-9.
ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV SOLARE DURANTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA: UNA INDAGINE SINTETICA DALLA LETTERATURA
CASALE, Giuseppe Rocco;SIANI, Anna Maria;COLOSIMO, Alfredo
2012
Abstract
Obiettivi: Il presente lavoro è un rapporto sullo stato dell’arte nello studio dell’esposizione alla radiazione solare ultravioletta durante l’attività lavorativa, basato sull’esame della letteratura recente. Metodi: L’indagine è stata effettuate sui seguenti database: Scopus (http://www.scopus.com), The Web of Knowledge-ISI (Thomson Reuther, http://www.isiwebofknowledge.com) e Google Scholar (http://scholar.google.it). Risultati: I risultati mostrano che nell’area mediterranea, nonostante i valori elevati di esposizione, l’attenzione al problema non è pari a quella di altri Paesi (Australia, Paesi Scandinavi). Conclusioni: In Italia non esistono né linee guida né normative appropriate che tengano conto del livello di rischio rispetto a varie patologie della pelle e degli occhi a carico delle categorie più esposte, fra cui i lavoratori agricoli ed edili, i marinai, i bagnini e gli istruttori di sci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.