Nelle aree urbane il raggiungimento di elevate concentrazioni di inquinanti ed i numerosi episodi di superamento dei limiti normativi, hanno imposto alle Amministrazioni comunali di intervenire con provvedimenti immediati (ad esempio blocchi alla circolazione) e strutturali. E’ chiaro infatti come una strategia capace di incidere in modo significativo sulla qualità dell’aria, non possa prescindere da forme d’intervento sulla mobilità urbana ed in particolare sulla riduzione ed il controllo delle emissioni dei veicoli. Nella definizione dei provvedimenti da adottare per la circolazione stradale, le Amministrazioni comunali devono rifarsi al già citato D.M. 21 aprile 1999, n.163, emanato dal Ministero dell’Ambiente (Regolamento recante norme per l’individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i Sindaci adottano le misure di limitazione alla circolazione). E’ comunque sempre più sentita la necessità di agire sul piano strutturale attuando misure di risanamento stabili e tali da garantire, sul lungo periodo, il rispetto dei limiti di legge, sia in termini di standard di qualità dell’aria che di livelli di attenzione/allarme. Anche la città di Roma risente dei problemi di traffico, smog e degrado ambientale, conseguenze di una forte espansione urbanistica, ma, soprattutto, di una struttura con strade disegnate prima che l’uso dell’automobile diventasse di massa e di una diffusa resistenza all’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata. Per determinare il livello di riduzione ottimale dell’inquinamento e per scegliere le strategie più appropriate è infatti fondamentale disporre di precise informazioni, oltre che sui costi di disinquinamento, sui benefici che ne deriveranno.
Analisi delle emissioni inquinanti generate dal traffico veicolare a Roma / Amendola, Carlo. - ELETTRONICO. - (2002), pp. 15-22. (Intervento presentato al convegno Euroconference on University and Enterprise - A partnership for training, research employment and social development tenutosi a Roma nel 26-28 ottobre 2002).
Analisi delle emissioni inquinanti generate dal traffico veicolare a Roma
AMENDOLA, Carlo
2002
Abstract
Nelle aree urbane il raggiungimento di elevate concentrazioni di inquinanti ed i numerosi episodi di superamento dei limiti normativi, hanno imposto alle Amministrazioni comunali di intervenire con provvedimenti immediati (ad esempio blocchi alla circolazione) e strutturali. E’ chiaro infatti come una strategia capace di incidere in modo significativo sulla qualità dell’aria, non possa prescindere da forme d’intervento sulla mobilità urbana ed in particolare sulla riduzione ed il controllo delle emissioni dei veicoli. Nella definizione dei provvedimenti da adottare per la circolazione stradale, le Amministrazioni comunali devono rifarsi al già citato D.M. 21 aprile 1999, n.163, emanato dal Ministero dell’Ambiente (Regolamento recante norme per l’individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i Sindaci adottano le misure di limitazione alla circolazione). E’ comunque sempre più sentita la necessità di agire sul piano strutturale attuando misure di risanamento stabili e tali da garantire, sul lungo periodo, il rispetto dei limiti di legge, sia in termini di standard di qualità dell’aria che di livelli di attenzione/allarme. Anche la città di Roma risente dei problemi di traffico, smog e degrado ambientale, conseguenze di una forte espansione urbanistica, ma, soprattutto, di una struttura con strade disegnate prima che l’uso dell’automobile diventasse di massa e di una diffusa resistenza all’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata. Per determinare il livello di riduzione ottimale dell’inquinamento e per scegliere le strategie più appropriate è infatti fondamentale disporre di precise informazioni, oltre che sui costi di disinquinamento, sui benefici che ne deriveranno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.