Forskolin è una molecola naturale (un diterpene della famiglia dei labdani) che si trova negli estratti di radice della pianta Coleus Forskolii, ed è la componente principale di un integratore alimentare attualmente in commercio. Forskolin è un attivatore recettore indipendente della adenilato ciclasi, un enzima citoplasmatico responsabile della sintesi dell’ AMP ciclico (cAMP), un mediatore intracellulare con funzioni multiple. Tra queste, una presunta attività sul riassorbimento dell’umore acqueo e sulla permeabilità del trabecolato lo rendono un complemento efficace per potenziare l’azione di altri colliri ipotonizzanti, come dimostrato da studi clinici già pubblicati (1-2) in cui si evidenzia come la somministrazione di forskolin come integratore alimentare sia in grado di migliorare la risposta di pazienti glaucomatosi ai più comuni farmaci ipotonizzanti, quali beta-bloccanti, prostaglandine, CAI, alfa-agonisti, anche in combinazione tra loro. Abbiamo poi anche osservato che il pre-trattamento con forskolin di pazienti trattati con iridotomia YAG-laser, risulta in una consistente attenuazione dei picchi pressori che normalmente si verificano nell’immediato post-operatorio di questa procedura. Inoltre, il cAMP è una molecola fondamentale per la sopravvivenza delle cellule neuronali, incluse le ganglionari retiniche. In assenza di una quantità adeguata di cAMP le cellule neuronali non sono in grado di rispondere alla stimolazione delle neurotrofine, e vanno perciò in apoptosi (3). Modelli sperimentali e osservazioni cliniche su glaucomi animali indicano che una elevata IOP determina una strozzatura del nervo ottico a livello della lamina cribrosa che rallenta o previene del tutto il passaggio di neurotrofine (principalmente BDNF) tra la periferia dell’assone e il corpo cellulare, per cui istologicamente si verifica un accumulo di neurotrofine sul versante esterno della lamina (verso il genicolato), e una sovraespressione di recettore (TrkB) sul versante interno (verso la retina) a livello del corpo cellulare (4-5). Forskolin stimola la produzione di BDNF da parte degli astrociti e delle cellule endoteliali (6-7), quindi sul versante retinico, e stimola anche la produzione e traslazione sulla membrana cellulare del recettore TrkB (8), realizzando perciò un circuito paracrino di stimolazione che può supplire alla deficienza causata dalla strozzatura della lamina cribrosa. Infatti, in un nostro modello sperimentale di ischemia retinica indotta nel ratto mediante un’occlusione del deflusso trabecolare, si osserva morte per apoptosi delle RGC; ma se gli animali sono trattati con forskolin orale prima e dopo l’evento ischemico, si osserva un minor danno tissutale a carico dei neuroni della retina, evidenziabile con una riduzione dell’apoptosi, dell’espressione di caspasi 3 (effettore dell’apoptosi) e dello stress ossidativo nella retina. In conclusione, la somministrazione per via orale di forskolin determina una concentrazione efficace della molecola a livello dei tessuti oculari, come indirettamente dimostrato dagli effetti sulla IOP. Ciò implica che la presenza del forskolin potrebbe effettivamente sortire anche gli effetti di neuroprotezione per come verificato nei modelli sperimentali in vitro e in vivo. Infatti, studi clinici pilota in corso in altri centri italiani indicano un effetto positivo misurabile sia sull’ampiezza del PERG, che su campi visivi valutati a 3 anni di trattamento.

Forskolin e controllo dei picchi pressori dopo iridotomia laser / Pescosolido, Nicola; Nebbioso, Marcella. - ELETTRONICO. - 1:(2012), pp. 1-2. (Intervento presentato al convegno Associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma tenutosi a Firenze nel 8-9-10 Marzo 2012).

Forskolin e controllo dei picchi pressori dopo iridotomia laser

PESCOSOLIDO, Nicola;NEBBIOSO, Marcella
2012

Abstract

Forskolin è una molecola naturale (un diterpene della famiglia dei labdani) che si trova negli estratti di radice della pianta Coleus Forskolii, ed è la componente principale di un integratore alimentare attualmente in commercio. Forskolin è un attivatore recettore indipendente della adenilato ciclasi, un enzima citoplasmatico responsabile della sintesi dell’ AMP ciclico (cAMP), un mediatore intracellulare con funzioni multiple. Tra queste, una presunta attività sul riassorbimento dell’umore acqueo e sulla permeabilità del trabecolato lo rendono un complemento efficace per potenziare l’azione di altri colliri ipotonizzanti, come dimostrato da studi clinici già pubblicati (1-2) in cui si evidenzia come la somministrazione di forskolin come integratore alimentare sia in grado di migliorare la risposta di pazienti glaucomatosi ai più comuni farmaci ipotonizzanti, quali beta-bloccanti, prostaglandine, CAI, alfa-agonisti, anche in combinazione tra loro. Abbiamo poi anche osservato che il pre-trattamento con forskolin di pazienti trattati con iridotomia YAG-laser, risulta in una consistente attenuazione dei picchi pressori che normalmente si verificano nell’immediato post-operatorio di questa procedura. Inoltre, il cAMP è una molecola fondamentale per la sopravvivenza delle cellule neuronali, incluse le ganglionari retiniche. In assenza di una quantità adeguata di cAMP le cellule neuronali non sono in grado di rispondere alla stimolazione delle neurotrofine, e vanno perciò in apoptosi (3). Modelli sperimentali e osservazioni cliniche su glaucomi animali indicano che una elevata IOP determina una strozzatura del nervo ottico a livello della lamina cribrosa che rallenta o previene del tutto il passaggio di neurotrofine (principalmente BDNF) tra la periferia dell’assone e il corpo cellulare, per cui istologicamente si verifica un accumulo di neurotrofine sul versante esterno della lamina (verso il genicolato), e una sovraespressione di recettore (TrkB) sul versante interno (verso la retina) a livello del corpo cellulare (4-5). Forskolin stimola la produzione di BDNF da parte degli astrociti e delle cellule endoteliali (6-7), quindi sul versante retinico, e stimola anche la produzione e traslazione sulla membrana cellulare del recettore TrkB (8), realizzando perciò un circuito paracrino di stimolazione che può supplire alla deficienza causata dalla strozzatura della lamina cribrosa. Infatti, in un nostro modello sperimentale di ischemia retinica indotta nel ratto mediante un’occlusione del deflusso trabecolare, si osserva morte per apoptosi delle RGC; ma se gli animali sono trattati con forskolin orale prima e dopo l’evento ischemico, si osserva un minor danno tissutale a carico dei neuroni della retina, evidenziabile con una riduzione dell’apoptosi, dell’espressione di caspasi 3 (effettore dell’apoptosi) e dello stress ossidativo nella retina. In conclusione, la somministrazione per via orale di forskolin determina una concentrazione efficace della molecola a livello dei tessuti oculari, come indirettamente dimostrato dagli effetti sulla IOP. Ciò implica che la presenza del forskolin potrebbe effettivamente sortire anche gli effetti di neuroprotezione per come verificato nei modelli sperimentali in vitro e in vivo. Infatti, studi clinici pilota in corso in altri centri italiani indicano un effetto positivo misurabile sia sull’ampiezza del PERG, che su campi visivi valutati a 3 anni di trattamento.
2012
AISG
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/438934
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