Confine, prossimità, territorio e relazioni industriali nell’area adriatica

Industrial relations between Italy and the Western Balkan countries are facilitated by the pre-existence of a very strong border that cause significant socioeconomic differences between the west and the east, together with the advantages of proximity. The enlargement of the European Union projects the Adriatic area in a single continental market, within an apparently global economic space. Industrial relations are, however, extremely selective while boundaries, old and new ones, regional specificities and distance, continue to play a crucial role. The article analyse foreign investment flows in the area in order to identify trans-border production areas and to shed a light into the influence of proximity on transnational industrial relations.

Le relazioni industriali tra Italia e paesi balcanici occidentali sono facilitate dalla pre-esistenza di un confine molto forte che determina notevoli differenze socioeconomiche tra ovest ed est della frontiera adriatica, unitamente ai vantaggi della prossimità. L’allargamento dell’Unione Europea proietta l’area adriatica in un mercato unico continentale, all’interno di uno spazio economico apparentemente globale. Le relazioni industriali sono tuttavia estremamente selettive in un quadro nel quale i confini, vecchi e nuovi, le caratteristiche del territorio e la distanza, continuano ad avere un ruolo determinante. L’analisi dei flussi di investimenti diretti esteri italiani nell’area balcanico-adriatica può consentire innanzitutto di valutare l’esistenza e lo sviluppo di aree produttive transfrontaliere, e inoltre contestualizzare l’effettivo valore della prossimità nelle relazioni industriali internazionali.