Lo scopo della ricerca era di studiare l'influenza che uno stimolo attentivo o non attentivo può esercitare sulla codifica di uno stimolo target successivo. 21 Studenti universitari hanno partecipato all'esperimento. Ai soggetti venivano presentate coppie di stimoli verbali (coppie prime) di cui uno centrale (attentivo) e l'altro laterale (non attentivo). Ciascuno dei due stimoli poteva essere una parola o una non parola. Le parole delle coppie prime potevano avere un elevato grado di associazione semantica con la parola target successiva che compariva centralmente dopo un intervallo temporale variabile (200-2000 msec.) e che i soggetti dovevano classificare come animale o non animale, premendo due tasti. Quando l'associazione semantica relativa allo stimolo target proveniva dallo stimolo attentivo, le risposte erano più rapide per entrambe gli intervalli interstimolo. Quando l'associazione semantica proveniva invece dallo stimolo non attentivo, erano presenti effetti di facilitazione solo nelle categorie in cui lo stimolo verbale attentivo era costituito da una non parola e l'intervallo interstimolo era breve. I risultati vengono discussi in riferimento al modello di Posner e Snyder (1975), sulla doppia fase di codifica dei processi cognitivi.
Influenze semantiche prodotte da stimoli verbali percepiti attentivamente e non attentivamente / DI PACE, Enrico; Zoccolotti, Pierluigi. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA. - ISSN 0390-5349. - STAMPA. - 14:(1987), pp. 603-618.
Influenze semantiche prodotte da stimoli verbali percepiti attentivamente e non attentivamente.
DI PACE, Enrico;ZOCCOLOTTI, Pierluigi
1987
Abstract
Lo scopo della ricerca era di studiare l'influenza che uno stimolo attentivo o non attentivo può esercitare sulla codifica di uno stimolo target successivo. 21 Studenti universitari hanno partecipato all'esperimento. Ai soggetti venivano presentate coppie di stimoli verbali (coppie prime) di cui uno centrale (attentivo) e l'altro laterale (non attentivo). Ciascuno dei due stimoli poteva essere una parola o una non parola. Le parole delle coppie prime potevano avere un elevato grado di associazione semantica con la parola target successiva che compariva centralmente dopo un intervallo temporale variabile (200-2000 msec.) e che i soggetti dovevano classificare come animale o non animale, premendo due tasti. Quando l'associazione semantica relativa allo stimolo target proveniva dallo stimolo attentivo, le risposte erano più rapide per entrambe gli intervalli interstimolo. Quando l'associazione semantica proveniva invece dallo stimolo non attentivo, erano presenti effetti di facilitazione solo nelle categorie in cui lo stimolo verbale attentivo era costituito da una non parola e l'intervallo interstimolo era breve. I risultati vengono discussi in riferimento al modello di Posner e Snyder (1975), sulla doppia fase di codifica dei processi cognitivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.