L’autore sostiene che la proposta di Danto di arrivare a una definizione essenzialista di arte mediante una “filosofia dell’arte senza estetica” sia contraddittoria, e sottopone a Danto un dilemma: o Danto rovescia la sua posizione, e considera la riflessione estetica il presupposto necessario della sua filosofia dell’arte (rinunciando così a una definizione essenzialista di arte, ma ottenendo una caratterizzazione di ‘arte’ più sostanziale e informativa); oppure mantiene la sua ‘filosofia dell’arte senza estetica’, ma non riesce a distinguere una rappresentazione artistica da una rappresentazione qualsiasi. Danto’s Choice The author maintains that Danto’s attempt to reach an essentialist definition of art by way of a “philosophy of art without aesthetics” is contradictory, and puts Danto in front of a dilemma: either Danto subverts his position, considering an aesthetic reflection as the necessary presupposition of his philosophy of art (thus giving up an essentialist definition of art in favor of a weaker, but more substantive and informative, charachterization of art itself), or he sticks to his ‘philosphy of art without aesthetics’, but without being able to distinguish an artistic representation from a representation whatsoever.
La scelta di Danto / Velotti, Stefano. - In: RIVISTA DI ESTETICA. - ISSN 0035-6212. - STAMPA. - 35:(2007), pp. 357-374.
La scelta di Danto
VELOTTI, Stefano
2007
Abstract
L’autore sostiene che la proposta di Danto di arrivare a una definizione essenzialista di arte mediante una “filosofia dell’arte senza estetica” sia contraddittoria, e sottopone a Danto un dilemma: o Danto rovescia la sua posizione, e considera la riflessione estetica il presupposto necessario della sua filosofia dell’arte (rinunciando così a una definizione essenzialista di arte, ma ottenendo una caratterizzazione di ‘arte’ più sostanziale e informativa); oppure mantiene la sua ‘filosofia dell’arte senza estetica’, ma non riesce a distinguere una rappresentazione artistica da una rappresentazione qualsiasi. Danto’s Choice The author maintains that Danto’s attempt to reach an essentialist definition of art by way of a “philosophy of art without aesthetics” is contradictory, and puts Danto in front of a dilemma: either Danto subverts his position, considering an aesthetic reflection as the necessary presupposition of his philosophy of art (thus giving up an essentialist definition of art in favor of a weaker, but more substantive and informative, charachterization of art itself), or he sticks to his ‘philosphy of art without aesthetics’, but without being able to distinguish an artistic representation from a representation whatsoever.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.