L’integrazione di dati paleobotanici e archeologici, frutto delle ricerche più recenti condotte nella zona del delta del Tevere, hanno permesso di ricostruire l’evoluzione del paesaggio olocenico nella regione costiera, rivelando una lunga storia di interazioni tra clima, ambiente e uomo. La ricostruzione paleoambientale che si profila integrando i dati provenienti da siti a nord e a sud del delta del Tevere indica ripetuti e drastici cambiamenti dovuti a fattori geomorfologici, fluttuazioni idrologiche e processi climatici, che hanno avuto inevitabili ripercussioni sulla biodiversità locale e sulla storia delle popolazioni umane. La frequentazione umana dell’area, documentata sin dal Neolitico finale (ca. 6000 BP), è caratterizzata da importanti insediamenti del periodo Eneolitico e dell’Età del Bronzo, che non ebbero un ruolo significativo sulle variazioni ambientali registrate. Nel periodo etrusco-romano, i laghi costieri a nord e a sud del delta divennero importanti bacini di estrazione del sale e l’impatto antropico sull’ambiente registrò un notevole incremento, diventando un importante fattore di instabilità ambientale. Quando considerata alla luce delle ultime migliaia di anni, la situazione attuale appare molto transitoria e destinata a nuovi rapidi cambiamenti, anche nel quadro dell’instabilità climatica in corso.
Interazioni tra clima, ambiente e uomo nell’evoluzione olocenica del delta del Tevere: dati paleobotanici e ritrovamenti archeologici / DI RITA, Federico; Celant, Alessandra; CONATI BARBARO, Cecilia. - In: RENDICONTI ONLINE DELLA SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA. - ISSN 2035-8008. - ELETTRONICO. - 18:(2012), pp. 19-23. (Intervento presentato al convegno Clima del Bacino Mediterraneo negli ultimi 12mila anni tenutosi a Roma, Italia nel 27-28 settembre 2011) [10.3301/rol.2011.60].
Interazioni tra clima, ambiente e uomo nell’evoluzione olocenica del delta del Tevere: dati paleobotanici e ritrovamenti archeologici.
DI RITA, FEDERICO;CELANT, Alessandra;CONATI BARBARO, Cecilia
2012
Abstract
L’integrazione di dati paleobotanici e archeologici, frutto delle ricerche più recenti condotte nella zona del delta del Tevere, hanno permesso di ricostruire l’evoluzione del paesaggio olocenico nella regione costiera, rivelando una lunga storia di interazioni tra clima, ambiente e uomo. La ricostruzione paleoambientale che si profila integrando i dati provenienti da siti a nord e a sud del delta del Tevere indica ripetuti e drastici cambiamenti dovuti a fattori geomorfologici, fluttuazioni idrologiche e processi climatici, che hanno avuto inevitabili ripercussioni sulla biodiversità locale e sulla storia delle popolazioni umane. La frequentazione umana dell’area, documentata sin dal Neolitico finale (ca. 6000 BP), è caratterizzata da importanti insediamenti del periodo Eneolitico e dell’Età del Bronzo, che non ebbero un ruolo significativo sulle variazioni ambientali registrate. Nel periodo etrusco-romano, i laghi costieri a nord e a sud del delta divennero importanti bacini di estrazione del sale e l’impatto antropico sull’ambiente registrò un notevole incremento, diventando un importante fattore di instabilità ambientale. Quando considerata alla luce delle ultime migliaia di anni, la situazione attuale appare molto transitoria e destinata a nuovi rapidi cambiamenti, anche nel quadro dell’instabilità climatica in corso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.