The Tiber Island is part of the complex and multifaceted urban fabric and history of Rome; it is a mix of sedimentation, variation, permanence and stratification, a key feature not only as one of the morphological and topographic causes for the settlement and development of the city. The historical iconography of the island attests its architectural evolution and use; it documents the nduring development of its role as a natural bridge between two banks, its neutral centrality and separate nature compared to the urban fabric of a city which for centuries has turned its back on its river. Historical iconography also provides a strong and ambiguous picture of how the Romans see the island, their love of the combination of legends and imaginary stories inspired by its stones. The mythological origins attributed to the geological formation of the Tiber Island spread out in all directions and evolved in a rather complex manner. The River God, the God Aesculapius and his snake, the shape of a ship that everyone sees when they look at the island, are juxtaposed against the changes to this urban corridor which, when needed, acted as a ghetto for the ill and infected. Can a digital tool portray this complexity or successfully exemplify the collective imagination of more than two centuries? This study intends to rematerialise its history, geography and imaginary tales using explorable and navigable three-dimensional digital models linked not only to quantitative aspects of its morphological structure but also to the qualitative aspects of its history and myths. The goal is to visualise the main construction phases of the city using the projections of those who have lived there.

All’interno del complesso e articolato tessuto storico e urbano della città di Roma, caratterizzato da una struttura in cui coesistono sedimentazione e variazione, permanenza e stratificazione, l’isola Tiberina costituisce un nodo di particolare centralità, e non solo in quanto concausa morfologico-topografica dell’insediamento stesso e dello sviluppo dell’Urbe.L’iconografia storica dell’isola ne documenta le trasformazioni architettoniche e d’uso, documenta il persistere e l’evolversi del suo ruolo di passaggio naturale verso l’altra sponda, la sua naturale centralità e la separatezza rispetto al tessuto urbano di una città che per secoli ha girato le spalle al suo fiume. Ma, al contempo, nella stessa iconografia storica è possibile rileggere forte e chiara la proiezione dell’immaginario di un’intera collettività che sembra amare particolarmente la sovrapposizione di leggende e fantasiose storie alle pietre del suo suolo.Le origini mitologiche attribuite alla stessa formazione geologica che dà vita all’isola Tiberina si ramificano e si trasformano secondo un complesso percorso. Il Dio Fiume, il Dio Esculapio e il suo serpente, la nave in cui l’isola da sempre si trasforma agli occhi di chi la osserva fanno da contraltare alle trasformazioni di questo corridoio urbano che, all’occorrenza, può anche fungere da ghetto per malati e contagiosi.Può lo strumento digitale restituire tanto spessore, rendere l’efficacia di un immaginario collettivo lungo più di due millenni? Questa esperienza intende restituire visibilità a suggestioni al contempo storiche, geografiche e immaginifiche attraverso la predisposizione di modelli digitali tridimensionali interrogabili e navigabili, il cui spazio di esplorazione sia legato tanto agli aspetti quantitativi della struttura morfologica che a quelli qualitativi propri della sua storia e dei suoi miti, per rendere visibile la città non solo nei suoi principali step costruttivi, ma anche attraverso le proiezioni di chi l’ha vissuta.

Geografia e leggenda: l'isola Tiberina nell'immaginario romano / Carlevaris, Anna Laura; Micucci, Alessandro; DI STEFANO, Vittorio; INTRA SIDOLA, Giovanni. - ELETTRONICO. - (2011), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno Il Disegno delle trasformazioni tenutosi a Napoli nel 1, 2 dicembre 2011).

Geografia e leggenda: l'isola Tiberina nell'immaginario romano

CARLEVARIS, Anna Laura
;
MICUCCI, Alessandro;DI STEFANO, VITTORIO;INTRA SIDOLA, GIOVANNI
2011

Abstract

The Tiber Island is part of the complex and multifaceted urban fabric and history of Rome; it is a mix of sedimentation, variation, permanence and stratification, a key feature not only as one of the morphological and topographic causes for the settlement and development of the city. The historical iconography of the island attests its architectural evolution and use; it documents the nduring development of its role as a natural bridge between two banks, its neutral centrality and separate nature compared to the urban fabric of a city which for centuries has turned its back on its river. Historical iconography also provides a strong and ambiguous picture of how the Romans see the island, their love of the combination of legends and imaginary stories inspired by its stones. The mythological origins attributed to the geological formation of the Tiber Island spread out in all directions and evolved in a rather complex manner. The River God, the God Aesculapius and his snake, the shape of a ship that everyone sees when they look at the island, are juxtaposed against the changes to this urban corridor which, when needed, acted as a ghetto for the ill and infected. Can a digital tool portray this complexity or successfully exemplify the collective imagination of more than two centuries? This study intends to rematerialise its history, geography and imaginary tales using explorable and navigable three-dimensional digital models linked not only to quantitative aspects of its morphological structure but also to the qualitative aspects of its history and myths. The goal is to visualise the main construction phases of the city using the projections of those who have lived there.
2011
Il Disegno delle trasformazioni
All’interno del complesso e articolato tessuto storico e urbano della città di Roma, caratterizzato da una struttura in cui coesistono sedimentazione e variazione, permanenza e stratificazione, l’isola Tiberina costituisce un nodo di particolare centralità, e non solo in quanto concausa morfologico-topografica dell’insediamento stesso e dello sviluppo dell’Urbe.L’iconografia storica dell’isola ne documenta le trasformazioni architettoniche e d’uso, documenta il persistere e l’evolversi del suo ruolo di passaggio naturale verso l’altra sponda, la sua naturale centralità e la separatezza rispetto al tessuto urbano di una città che per secoli ha girato le spalle al suo fiume. Ma, al contempo, nella stessa iconografia storica è possibile rileggere forte e chiara la proiezione dell’immaginario di un’intera collettività che sembra amare particolarmente la sovrapposizione di leggende e fantasiose storie alle pietre del suo suolo.Le origini mitologiche attribuite alla stessa formazione geologica che dà vita all’isola Tiberina si ramificano e si trasformano secondo un complesso percorso. Il Dio Fiume, il Dio Esculapio e il suo serpente, la nave in cui l’isola da sempre si trasforma agli occhi di chi la osserva fanno da contraltare alle trasformazioni di questo corridoio urbano che, all’occorrenza, può anche fungere da ghetto per malati e contagiosi.Può lo strumento digitale restituire tanto spessore, rendere l’efficacia di un immaginario collettivo lungo più di due millenni? Questa esperienza intende restituire visibilità a suggestioni al contempo storiche, geografiche e immaginifiche attraverso la predisposizione di modelli digitali tridimensionali interrogabili e navigabili, il cui spazio di esplorazione sia legato tanto agli aspetti quantitativi della struttura morfologica che a quelli qualitativi propri della sua storia e dei suoi miti, per rendere visibile la città non solo nei suoi principali step costruttivi, ma anche attraverso le proiezioni di chi l’ha vissuta.
Trasformazioni urbane; Isola Tiberina; Roma; modello digitale interattivo Urban tranformations; Tiber island; Rome; digital interactive model
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Geografia e leggenda: l'isola Tiberina nell'immaginario romano / Carlevaris, Anna Laura; Micucci, Alessandro; DI STEFANO, Vittorio; INTRA SIDOLA, Giovanni. - ELETTRONICO. - (2011), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno Il Disegno delle trasformazioni tenutosi a Napoli nel 1, 2 dicembre 2011).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/429127
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