In 61 studi odontoiatrici ono stati valutati i livelli di esposizione a RI in pazienti adulti nel corso di radiografia endorale di un molare superiore (ritenuta a maggiore esposizione a RI) utilizzando la grandezza dosimetrica CED (Cone end Dose), raccomandata dalla dell’International Atomic Energy Agency e dall’Institute of Physics and Engineering in Medicine. I risultati hanno evidenziato ampia variabilità delle apparecchiature. I tempi di esposizione vengono selezionati dal 46% degli odontoiatri sulla base della propria esperienza e solo il 7% si attiene alle indicazioni del produttore. Il 15% delle apparecchiature utilizza sistemi digitali e, nei rimanenti casi, basso (7%) è l’impiego di pellicole di buona sensibilità (E), elevato (93%) quello di pellicole di sensibilità inferiore (D), mentre assente è l’impiego di pellicole di alta sensibilità (F). Il 97% delle apparecchiature ha collimatori circolari, che presentano diametro maggiore rispetto ai rettangolari. La variabilità degli aspetti tecnici e procedurali emersi giustifica l’ampia variabilità delle dosi di esposizione rilevate, che sono risultate comprese tra 0,976 mGy (nel caso di sistemi digitali RVG) e 9,112 mGy.
Esposizione a radiazioni ionizzanti in odontoiatria / Corrao, Carmela Romana Natalina; R., DI GIUSEPPE. - In: IGIENE E SANITÀ PUBBLICA. - ISSN 0019-1639. - ELETTRONICO. - unico:(2011), pp. 461-461. (Intervento presentato al convegno XII Conferenza di Sanità Pubblica tenutosi a Roma nel 12-15 settembre 2011).
Esposizione a radiazioni ionizzanti in odontoiatria
CORRAO, Carmela Romana Natalina;
2011
Abstract
In 61 studi odontoiatrici ono stati valutati i livelli di esposizione a RI in pazienti adulti nel corso di radiografia endorale di un molare superiore (ritenuta a maggiore esposizione a RI) utilizzando la grandezza dosimetrica CED (Cone end Dose), raccomandata dalla dell’International Atomic Energy Agency e dall’Institute of Physics and Engineering in Medicine. I risultati hanno evidenziato ampia variabilità delle apparecchiature. I tempi di esposizione vengono selezionati dal 46% degli odontoiatri sulla base della propria esperienza e solo il 7% si attiene alle indicazioni del produttore. Il 15% delle apparecchiature utilizza sistemi digitali e, nei rimanenti casi, basso (7%) è l’impiego di pellicole di buona sensibilità (E), elevato (93%) quello di pellicole di sensibilità inferiore (D), mentre assente è l’impiego di pellicole di alta sensibilità (F). Il 97% delle apparecchiature ha collimatori circolari, che presentano diametro maggiore rispetto ai rettangolari. La variabilità degli aspetti tecnici e procedurali emersi giustifica l’ampia variabilità delle dosi di esposizione rilevate, che sono risultate comprese tra 0,976 mGy (nel caso di sistemi digitali RVG) e 9,112 mGy.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.