TUBERCOLOSI POLMONARE: DESCRIZIONE DI UN CASO CLINICO SU UN OPERATORE SANITARIO

ABSTRACT L’attuale situazione epidemiologica della Tubercolosi Polmonare in Italia è caratterizzata da una bassa incidenza nella popolazione residente, ma da un forte aumento del numero dei casi nella popolazione immigrata. Essa rappresenta altresì un’importante infezione nosocomiale ed occupazionale nel settore dell’assistenza sanitaria potendo verificarsi in tutti gli ambienti assistenziali, reparti ospedalieri, strutture ambulatoriali e residenziali. Nel 2002 in occasione della visita medica preventiva, la dipendente AL, aa. 51, Dirigente Medico, veniva dichiarata idonea alla mansione specifica: nella norma l’esame obiettivo, gli accertamenti di laboratorio e strumentali previsti dal Protocollo Sanitario ivi compresa la Mantoux con esito negativo. Nelle successive visite periodiche si riscontrava l’insorgenza di lieve deficit ventilatorio di tipo ostruttivo, strumentalmente accertato, e la conferma di esame intradermoreazione alla Mantoux negativo. Seguiva nel 2007 riscontro di Mantoux positiva con esame radiografico toracico negativo per processi specifici. Inoltre, a tale condizione, si aggiungeva diagnosi di sinusopatia cronica che veniva trattata con cicli di antibioticoterapia. In occasione dell’ultima visita periodica (luglio 2009), aggravatosi progressivamente il deficit ventilatorio ostruttivo (per il quale era stato fatta diagnosi di asma bronchiale intrinseca) la dipendente veniva giudicata temporaneamente “idonea con esclusione dall’attività in sala operatoria e turni notturni”. A seguito del persistere dalla sintomatologia asmatiforme, venivano effettuati ulteriori accertamenti strumentali. La TC polmonare evidenziava la presenza di bronchiectasie, la broncoscopia con BAL diagnosticava infezione micotica da Aspergillus e si giungeva infine alla diagnosi di TBC solo dopo l’esito dell’esame colturale già previsto.