L’Autore, movendo dalla prospettiva monista di unitarietà dell’ordinamento statale e di quello comunitario, s’interroga sul criterio di preminenza elaborato dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea per il componimento delle antinomie tra norme interne e norme extrastatuali. Siffatto criterio, prescindendo dalla successione delle leggi nel tempo e risolvendosi in un puro rapporto di forza in favore del diritto comunitario, reclama una interpretazione di quest’ultimo al riparo dai significati delle leggi statuali: la norma comunitaria s’inserisce nell’ordinamento interno già dotata di un significato, il quale, pur restando impermeabile ai significati delle disposizioni nazionali, è invece capace di influenzarli, divenendo fattore di armonizzazione dei diritti nazionali e combinandosi con le altre discipline particolari, anche al fine di esprimere, nello svolgimento di un procedimento analogico, i princìpi generali dell’ordinamento statuale.
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Titolo: | Il criterio di preminenza nella interpretazione del diritto comunitario (a proposito di un recente manuale di diritto privato europeo), (Relazione al convegno "La formazione del giurista europeo", Roma, 10 luglio 2008) | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2009 | |
Rivista: | ||
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/419209 | |
Appartiene alla tipologia: | 01a Articolo in rivista |