L’argomento proposto per l’articolo, presentato in una comunicazione orale al convegno, riguarda il tema della rappresentazione cartografica, dispositivo di mediazione tra uomo e reale (geografico) per mezzo di un sistema di segni grafici e linguistici. Diversi sono i modi attraverso cui una mappa comunica informazioni: quello dell’icona (della somiglianza) in cui l’informazione e’ continua, analogica e produce una modificazione graduale di forma; quello del linguaggio (attraverso i segni e i simboli di una scrittura) in cui l’informazione e’ discontinua e digitale. In ogni caso l’informazione e’ sempre contestualizzata, e la messa in evidenza delle relazioni e’ legata alla possibilita’, nel primo caso, d’individuare i legami reciproci dei diversi termini, l’appartenenza; nel secondo caso, le diversita’ che oppongono, che separano. Ma l’informazione nella rappresentazione cartografica e’ anche legata alle diverse modalita’ enunciative, espositive del ‘discorso’ sull’oggetto rappresentato, sintetizzabili nella descrizione e nel racconto (L. MARIN, 1993). Nel primo l’oggetto e’ visto simultaneamente da tutti i punti di vista secondo una spazialita’ atemporale, nel secondo l’oggetto e’ narrato attraverso lo sguardo di un viaggiatore in movimento seguendo una spazialita’ in cui e’ presente la dimensione temporale. Ma soprattutto nella rappresentazione cartografica la cognizione del mondo e’ realizzata attraverso una mediazione culturale, ovvero un meccanismo di tipo percettivo che si manifesta sia come atto soggettivo e sia ma in quanto segue logiche linguistiche e retoriche codificate (G. MANGANI, 2005). Se nell’attualita’ l’aforisma di Alfred Korzybski «la mappa non e’ il territorio», sembra essere ineluttabilmente assodato, e’ pero’ altrettanto indubbio il fatto che questa comunque gli somigli (G. MADONNA, 2003), o meglio che il territorio sia immaginabile e comprensibile in quanto generato dalla mappa e, viceversa, la mappa deriva da quello che siamo in grado di comprendere e immaginare del territorio. Il tema della rappresentazione cartografica appare cosi’ un’utile opportunita’ per riflettere ancora sulla dicotomia tra approccio scientifico, fondato sul metodo ipotetico-deduttivo - sulla differenza -, e approccio estetico-creativo, fondato sulla metafora - sulla somiglianza -, senza prendere le distanze da tale forma cosi’ potente ed efficace di rappresentazione del mondo, per paura di far coincidere la carta con il territorio, la «faccia della terra» con il mondo (F. FARINELLI, 2003).

Tra mappa e territorio / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2012), pp. 79-89. (Intervento presentato al convegno Idee per la rappresentazione. Trascrizioni. 4° Seminario di Studi tenutosi a Palermo nel 03 marzo 2011).

Tra mappa e territorio

IPPOLITI, ELENA
2012

Abstract

L’argomento proposto per l’articolo, presentato in una comunicazione orale al convegno, riguarda il tema della rappresentazione cartografica, dispositivo di mediazione tra uomo e reale (geografico) per mezzo di un sistema di segni grafici e linguistici. Diversi sono i modi attraverso cui una mappa comunica informazioni: quello dell’icona (della somiglianza) in cui l’informazione e’ continua, analogica e produce una modificazione graduale di forma; quello del linguaggio (attraverso i segni e i simboli di una scrittura) in cui l’informazione e’ discontinua e digitale. In ogni caso l’informazione e’ sempre contestualizzata, e la messa in evidenza delle relazioni e’ legata alla possibilita’, nel primo caso, d’individuare i legami reciproci dei diversi termini, l’appartenenza; nel secondo caso, le diversita’ che oppongono, che separano. Ma l’informazione nella rappresentazione cartografica e’ anche legata alle diverse modalita’ enunciative, espositive del ‘discorso’ sull’oggetto rappresentato, sintetizzabili nella descrizione e nel racconto (L. MARIN, 1993). Nel primo l’oggetto e’ visto simultaneamente da tutti i punti di vista secondo una spazialita’ atemporale, nel secondo l’oggetto e’ narrato attraverso lo sguardo di un viaggiatore in movimento seguendo una spazialita’ in cui e’ presente la dimensione temporale. Ma soprattutto nella rappresentazione cartografica la cognizione del mondo e’ realizzata attraverso una mediazione culturale, ovvero un meccanismo di tipo percettivo che si manifesta sia come atto soggettivo e sia ma in quanto segue logiche linguistiche e retoriche codificate (G. MANGANI, 2005). Se nell’attualita’ l’aforisma di Alfred Korzybski «la mappa non e’ il territorio», sembra essere ineluttabilmente assodato, e’ pero’ altrettanto indubbio il fatto che questa comunque gli somigli (G. MADONNA, 2003), o meglio che il territorio sia immaginabile e comprensibile in quanto generato dalla mappa e, viceversa, la mappa deriva da quello che siamo in grado di comprendere e immaginare del territorio. Il tema della rappresentazione cartografica appare cosi’ un’utile opportunita’ per riflettere ancora sulla dicotomia tra approccio scientifico, fondato sul metodo ipotetico-deduttivo - sulla differenza -, e approccio estetico-creativo, fondato sulla metafora - sulla somiglianza -, senza prendere le distanze da tale forma cosi’ potente ed efficace di rappresentazione del mondo, per paura di far coincidere la carta con il territorio, la «faccia della terra» con il mondo (F. FARINELLI, 2003).
2012
Idee per la rappresentazione. Trascrizioni. 4° Seminario di Studi
Rappresentazione cartografica; rappresentazione; linguaggio
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Tra mappa e territorio / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2012), pp. 79-89. (Intervento presentato al convegno Idee per la rappresentazione. Trascrizioni. 4° Seminario di Studi tenutosi a Palermo nel 03 marzo 2011).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/416587
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