La recensione ha ad oggetto il libro omonimo di Dominique Shnapper, sociologa, docente all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, il quale traccia un quadro attuale e inquietante delle stridenti contraddizioni che dilaniano la moderna concezione dello stato democratico, sino al paradosso che potrebbe determinarne la crisi irreversibile in un prossimo futuro. Evidenzia l’autrice che, con l’affermarsi della democrazia, si è affermata l’universalità del principio di uguaglianza, ma solo in senso formale: sono infatti rimaste disuguaglianze sociali, culturali ed economiche. Il processo di democratizzazione si è realizzato attraverso lo Stato sociale, che la Shnapper definisce “Stato-provvidenza”, intervenuto in modo sempre più esteso per soddisfare i bisogni economici e sociali degli individui, e che privilegia la dimensione economica, a danno di quella che l’autrice definisce come di “trascendenza civica”. La nazione democratica moderna fonda la sua legittimità su di una società politica astratta, la “comunità dei cittadini”, formata da individui civilmente, giuridicamente e politicamente liberi e uguali, ma soprattutto riconosciuti tali indipendentemente dalla loro storia, dalla loro appartenenza etnica o religiosa, dalle loro condizioni sociali, dalle loro convinzioni morali e ideali. Nella “democrazia provvidenziale” si assiste all’indebolimento di ogni forma di trascendenza civica, sino alla laicizzazione estrema ed all’omologazione qualunquista e consumistica. Come si può quindi pensare di mantenere il legame sociale tra gli uomini, quando questi non condividono più gli stessi valori e non esprimono la loro concezione del mondo attraverso gli stessi simboli? Sta proprio in questo secondo la Shnapper la grave “impasse” della “democrazia provvidenziale” e della coscienza europea, che in questo modello si è fino ad oggi indiscutibilmente riconosciuta.
Dominique Shnapper. La democrazia provvidenziale. Saggio sull’eguaglianza nella società contemporanea / SCARCELLA PRANDSTRALLER, Stefano. - In: INSTRUMENTA. - ISSN 1974-2258. - STAMPA. - 24 -Settembre-Dicembre 2004:Anno VIII(2004), pp. 1173-1175.
Dominique Shnapper. La democrazia provvidenziale. Saggio sull’eguaglianza nella società contemporanea.
SCARCELLA PRANDSTRALLER, STEFANO
2004
Abstract
La recensione ha ad oggetto il libro omonimo di Dominique Shnapper, sociologa, docente all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, il quale traccia un quadro attuale e inquietante delle stridenti contraddizioni che dilaniano la moderna concezione dello stato democratico, sino al paradosso che potrebbe determinarne la crisi irreversibile in un prossimo futuro. Evidenzia l’autrice che, con l’affermarsi della democrazia, si è affermata l’universalità del principio di uguaglianza, ma solo in senso formale: sono infatti rimaste disuguaglianze sociali, culturali ed economiche. Il processo di democratizzazione si è realizzato attraverso lo Stato sociale, che la Shnapper definisce “Stato-provvidenza”, intervenuto in modo sempre più esteso per soddisfare i bisogni economici e sociali degli individui, e che privilegia la dimensione economica, a danno di quella che l’autrice definisce come di “trascendenza civica”. La nazione democratica moderna fonda la sua legittimità su di una società politica astratta, la “comunità dei cittadini”, formata da individui civilmente, giuridicamente e politicamente liberi e uguali, ma soprattutto riconosciuti tali indipendentemente dalla loro storia, dalla loro appartenenza etnica o religiosa, dalle loro condizioni sociali, dalle loro convinzioni morali e ideali. Nella “democrazia provvidenziale” si assiste all’indebolimento di ogni forma di trascendenza civica, sino alla laicizzazione estrema ed all’omologazione qualunquista e consumistica. Come si può quindi pensare di mantenere il legame sociale tra gli uomini, quando questi non condividono più gli stessi valori e non esprimono la loro concezione del mondo attraverso gli stessi simboli? Sta proprio in questo secondo la Shnapper la grave “impasse” della “democrazia provvidenziale” e della coscienza europea, che in questo modello si è fino ad oggi indiscutibilmente riconosciuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.