Il territorio che abitiamo è attraversato da ambigue contraddizioni. Per un verso le condizioni della contemporaneità richiedono in maniera sempre più perentoria la realizzazione di infrastrutture funzionali alle connessioni strategiche delle vie d'acqua e di terra, alla scala globale, e di reti di mobilità diffusa, alla scala locale. Per altro verso il nostro territorio sta diventando sempre più fragile ed esposto ai rischi di catastrofi naturali, che in realtà sono provocate dalla progressiva antropizzazione, spesso attuata in maniera superficiale se non sconsiderata. L’intensificarsi dei processi di trasformazione, e specialmente quelli operati a scala vasta, nel comportare un costante sviluppo delle capacità tecniche, è stato tuttavia anche accompagnato da un notevole impoverimento delle capacità di interazione, di integrazione e dialogo fra le opere di infrastrutturazione, specifiche del progetto dell’ingegneria, e l'ambiente ed il paesaggio che le ospitano. Non è sempre stato così: all'avvio dell'epoca moderna, nei momenti delle trasformazioni rilevanti delle infrastrutture territoriali e dell'innovazione urbana, è possibile rilevare una mirabile simbiosi tra la competenza paesaggistica, che ha dato forma all'urbanizzazione del territorio e della città, e l'ideazione tecnica e strutturale delle componenti dell'ingegneria strutturale e sanitaria. Riannodare questo fertile rapporto costituisce oggi uno degli imperativi fondamentali a presupposto di una pratica progettuale attenta alle esigenze della qualità e della sostenibilità ambientale, economica e culturale. Il convegno intende sottoporre al confronto e alla discussione comune esperienze e casi di studio in cui la modificazione apportata dalle opere di ingegneria del territorio, di infrastrutturazione, di sistemazione e consolidamento dei versanti così come di regimazione delle acque, ha inteso assumere il significato concettuale di una compiuta presa di coscienza degli impatti che le scelte tecnologiche possono avere nei confronti dell’esistente, come materia strutturale del progetto e non più come semplice sfondo.

INGEGNERIA E PAESAGGIO: ESPERIENZE INTERDISCIPLINARI PER IL PROGETTO DEL TERRITORIO / Mattogno, Claudia. - (2010).

INGEGNERIA E PAESAGGIO: ESPERIENZE INTERDISCIPLINARI PER IL PROGETTO DEL TERRITORIO

MATTOGNO, Claudia
2010

Abstract

Il territorio che abitiamo è attraversato da ambigue contraddizioni. Per un verso le condizioni della contemporaneità richiedono in maniera sempre più perentoria la realizzazione di infrastrutture funzionali alle connessioni strategiche delle vie d'acqua e di terra, alla scala globale, e di reti di mobilità diffusa, alla scala locale. Per altro verso il nostro territorio sta diventando sempre più fragile ed esposto ai rischi di catastrofi naturali, che in realtà sono provocate dalla progressiva antropizzazione, spesso attuata in maniera superficiale se non sconsiderata. L’intensificarsi dei processi di trasformazione, e specialmente quelli operati a scala vasta, nel comportare un costante sviluppo delle capacità tecniche, è stato tuttavia anche accompagnato da un notevole impoverimento delle capacità di interazione, di integrazione e dialogo fra le opere di infrastrutturazione, specifiche del progetto dell’ingegneria, e l'ambiente ed il paesaggio che le ospitano. Non è sempre stato così: all'avvio dell'epoca moderna, nei momenti delle trasformazioni rilevanti delle infrastrutture territoriali e dell'innovazione urbana, è possibile rilevare una mirabile simbiosi tra la competenza paesaggistica, che ha dato forma all'urbanizzazione del territorio e della città, e l'ideazione tecnica e strutturale delle componenti dell'ingegneria strutturale e sanitaria. Riannodare questo fertile rapporto costituisce oggi uno degli imperativi fondamentali a presupposto di una pratica progettuale attenta alle esigenze della qualità e della sostenibilità ambientale, economica e culturale. Il convegno intende sottoporre al confronto e alla discussione comune esperienze e casi di studio in cui la modificazione apportata dalle opere di ingegneria del territorio, di infrastrutturazione, di sistemazione e consolidamento dei versanti così come di regimazione delle acque, ha inteso assumere il significato concettuale di una compiuta presa di coscienza degli impatti che le scelte tecnologiche possono avere nei confronti dell’esistente, come materia strutturale del progetto e non più come semplice sfondo.
2010
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