Il saggio è indirizzato sulla puntualizzazione dei fattori che hanno esercitato la loro influenza nella formazione dell’architetto e che hanno reso possibile quella progressione dal punto di vista sociale e artistico, che gli hanno permesso di essere introdotto come architetto nella corte dei Conti Altemps. Su loro commissione si recò in Austria nel 1561 per ristrutturare il castello medievale di Alt-Ems e costruire il palazzo di famiglia a Hohenems. Le ricerche archivistiche, insieme ai vari sopralluoghi, si sono rivelate di notevole importanza per la conoscenza della prima attività di Martino Longhi a Hohenems, dove portò avanti un progetto a scala urbana comprendente anche la sistemazione di parte del territorio a giardini all’italiana, completato soltanto durante i primi decenni del XVII secolo. Di questi giardini non resta alcuna traccia tranne che nelle cronache del periodo e in pochi dipinti del XVI e XVII secolo. Uno studio del palazzo, insieme ad un’analisi attenta delle varie vedute della Casina delle Delizie, costruita al centro del parco per il conte Jakob Hannibal I e demolita nel 1770, rivelavano un’evidente connessione con famose ville cinquecentesche nella Valceresio, nei pressi di Viggiù, appartenenti alle più importanti famiglie del periodo, alle quali l’architetto si ispira sviluppando una reinterpretazione che raggiunge soluzioni del tutto proprie e originali.
Interventi di Martino Longhi il Vecchio a Hohenems. Nuove acquisizioni / Lerza, Gianluigi. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - STAMPA. - 18:(1996), pp. 35-50.
Interventi di Martino Longhi il Vecchio a Hohenems. Nuove acquisizioni
LERZA, Gianluigi
1996
Abstract
Il saggio è indirizzato sulla puntualizzazione dei fattori che hanno esercitato la loro influenza nella formazione dell’architetto e che hanno reso possibile quella progressione dal punto di vista sociale e artistico, che gli hanno permesso di essere introdotto come architetto nella corte dei Conti Altemps. Su loro commissione si recò in Austria nel 1561 per ristrutturare il castello medievale di Alt-Ems e costruire il palazzo di famiglia a Hohenems. Le ricerche archivistiche, insieme ai vari sopralluoghi, si sono rivelate di notevole importanza per la conoscenza della prima attività di Martino Longhi a Hohenems, dove portò avanti un progetto a scala urbana comprendente anche la sistemazione di parte del territorio a giardini all’italiana, completato soltanto durante i primi decenni del XVII secolo. Di questi giardini non resta alcuna traccia tranne che nelle cronache del periodo e in pochi dipinti del XVI e XVII secolo. Uno studio del palazzo, insieme ad un’analisi attenta delle varie vedute della Casina delle Delizie, costruita al centro del parco per il conte Jakob Hannibal I e demolita nel 1770, rivelavano un’evidente connessione con famose ville cinquecentesche nella Valceresio, nei pressi di Viggiù, appartenenti alle più importanti famiglie del periodo, alle quali l’architetto si ispira sviluppando una reinterpretazione che raggiunge soluzioni del tutto proprie e originali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.